Negli ultimi mesi, l’economia internazionale ha mostrato segnali di rallentamento a causa degli effetti di politiche monetarie restrittive, delle conseguenze del conflitto in Ucraina e in Medioriente e delle tensioni geopolitiche. Le principali banche centrali, BCE e Fed, hanno aumentato i tassi di interesse per contrastare l’inflazione, accentuando la frenata. La Commissione Europea ha rivisto le previsioni di crescita per l’UE e l’area euro per il 2024. In Italia, dopo una crescita del PIL dello 0,9% nel 2023, si prevede un aumento analogo nel 2024 e dell’1,1% nel 2025, con un’inflazione attesa scendere sotto al 2%.
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Istat, bene per il settore costruzioni: su base annua la produzione cresce del 3,9%
Scritto da RedazioneScritto da RedazioneBilancio positivo anche per il mese di marzo seppur con un calo rispetto allo scorso febbraio