Un Napoli modello Giano bifronte quello che stasera ha affrontato e battuto 4 a 2 lo Spezia nei quarti di finale di Coppa Italia allo stadio Diego Armando Maradona. Ad un primo tempo praticamente perfetto dei partenopei, che hanno segnato un gol ogni dieci minuti con Koulibaly, Lozano, Politano ed Elmas è seguita una ripresa completamente diversa. Lo Spezia infatti ha rialzato la testa, segnato due gol e messo alle corde il Napoli sfoggiando la velocità e le trame che avevano messo in difficoltà la Roma.
Nel 4-3-3 di partenza, Gattuso in attacco deve rinunciare a Osimhen appena rientrato dall’infortunio; Mertens e Petagna sono acciaccati quindi Lozano è al centro dell’attacco affiancato dai tre incursori Politano, Insigne e Zielinski. In difesa torna titolare Manolas, mentre a centrocampo Bakayoko viene sostituito da Elmas. Italiano deve rinunciare agli infortunati Ferrer, Mattiello, Pobega, Saponara, Nzola, Piccoli e conferma Krapikas come portiere di Coppa.
Memore della partita di campionato del 6 gennaio in cui lo Spezia aveva sfruttato alla perfezione i tantissimi errori di mira degli avversari per portarsi a casa i 3 punti, il Napoli parte subito concentrato e cinico e al minuto 5 è già in vantaggio. Pasticcio del portiere Krapikas che non smanaccia in angolo un tiro da fuori deviato di Zielinski, la palla sbatte sulla traversa e Hysaj è lesto a mettere in mezzo dove Koulibaly si inventa un tacco delizioso, inusuale per un difensore centrale. Lo Spezia però reagisce subito: Verde mette in mezzo per Estevez che dall’interno dell’area piccola, disturbato da Manolas, non trova la porta. Il Napoli è autorevole nel controllare la partita e al ventesimo minuto segna ancora, questa volta con Lozano che scatta in modo perfetto sul filo del fuorigioco, si porta avanti in modo magistrale il pallone e fulmina Krapikas con un fendente sotto la traversa.
Il 4-3-3 napoletano copre perfettamente il terreno di gioco e i giocatori azzurri cercano spesso la giocata verticale per innescare i tagli delle punte. È la giocata che porta al tris di Politano, molto abile al 31esimo a scattare alle spalle della difesa ligure per sfruttare il suggerimento di Zielinski e depositare, con un tocco delizioso, alle spalle di Krapikas. Il palleggio partenopeo, guidato da Demme, è preciso e l’uscita dal pressing ligure continua ad essere efficace. I collegamenti tra centrocampo e attacco in fase di ripartenza funzionano molto bene come nel quarto gol del Napoli. Lo segna Elmas che con un inserimento in area raccoglie al 40esimo un invito perfetto di Insigne, scattato benissimo sulla fascia sinistra.
Partita finita dopo un primo tempo così? Neanche per sogno. Italiano ridisegna lo Spezia inserendo Bastoni, Sena e Agudelo al posto di Dell’Orco, Estevez e Galabinov e i risultati si vedono. I liguri iniziano a macinare gioco, il Napoli abbassa il baricentro e pure la tensione, e lo Spezia segna il gol della bandiera con grande disappunto di Gattuso che chiedeva di mantenere inviolata la porta. Il merito è quasi tutto di Acampora che scatta benissimo sulla sinistra e mette in mezzo dove Gyasi, uno dei più attivi dello Spezia, batte Ospina da centro area. Lo Spezia continua a spingere e raddoppia dopo 2 minuti con un tiro dello scatenato Acampora che, deviato da Manolas, spiazza completamente Ospina.
I liguri tentano il forcing finale e Vignali e Gyasi lasciano il posto a Ramos e Farias. Il Napoli si scuote per un attimo dal torpore e al minuto 81 coglie il palo con un bel tiro di Demme, deviato da Krapikas che salva così la sua porta.
Non succede praticamente più nulla e il Napoli detentore della Coppa Italia sfiderà l’Atalanta nella doppia semifinale con andata il 3 febbraio al Maradona e ritorno una settimana dopo a Bergamo. Una sfida che si preannuncia scoppiettante tra due squadre che fanno del potenziale offensivo il loro principale punto di forza.