Una volta si sarebbe detto “Clamoroso al Cibali!” ma dopo gli ottavi di finale di Coppa Italia di ieri sera tra Roma e Spezia la famosa espressione, pronunciata in radio dopo un risultato a sorpresa nello stadio catanese, potrebbe trasformarsi in “Clamoroso all’Olimpico!”. La squadra ligure, neopromossa quest’anno in serie A per la prima volta nella sua storia, infatti aggrava ulteriormente la crisi post-derby dei giallorossi eliminandoli dopo una partita piena di colpi di scena ed errori clamorosi e terminata 4 a 2 ai tempi supplementari. Ma partiamo dall’inizio. In casa romanista Fonseca ridisegna la squadra cambiando 5 giocatori rispetto al match con la Lazio: preferisce Cristante e Kumbulla a Smalling, acciaccato, e a Ibanez; inserisce a centrocampo Bruno Peres in posizione di terzino/ala destra al posto di Karsdorp con Pellegrini al fianco di Villar e Spinazzola alto a sinistra mentre in avanti offre una chance a Mayoral che affianca Pedro e Mikhitaryan. Sul fronte opposto, Italiano, privo degli infortunati Nzola e Ferrer, schiera quasi tutte le riserve lasciando in campo, rispetto alla gara di campionato con il Torino, solo Vignali e Maggiore. Il tridente offensivo è formato da Agudelo, Galabinov e Saponara.
Pronti via e lo Spezia parte in modalità Lewis Hamilton e nel giro di quindici minuti si porta sul 2 a zero grazie al rigore di Galabinov per fallo di Cristante su Maggiore e alla rete di Saponara che in questa serata di coppa dimostrerà di essere giocatore da palati fini. Colpita due volte a freddo e ancora sotto shock dopo il derby perso malamente, la Roma ci mette un po’ a riorganizzarsi e cerca di fare gioco soprattutto sulla sinistra dove Spinazzola sembra in ripresa dopo le ultime prestazioni post-infortunio. Mikhitaryan non appare in gran serata e Pedro non basta a vivacizzare un attacco nel quale Mayoral si muove molto ma non è concreto sottoporta. Pellegrini si sbatte sulla trequarti cercando di dare qualità e ritmo e i suoi sforzi vengono premiati al 41esimo quando lo stesso centrocampista romano subisce fallo in area da Ismajli.
Rigore netto che lo stesso Pellegrini trasforma con freddezza spiazzando il portiere Krapikas. Secondo tempo che si apre con la Roma all’attacco e lo Spezia che attua un pressing alto per disturbare l’impostazione giallorossa. La squadra di Fonseca alza progressivamente i ritmi e si rende pericolosa più volte ma Mayoral continua a sprecare. Mikhitaryan suona la carica, dopo uno spento primo tempo, con azioni ficcanti sul fronte sinistro e al 72esimo mostra tutta la sua classe quando, dopo un triangolo al limite con Mayoral, scavalca Krapikas in uscita con un morbido pallonetto di sinistro in diagonale. La partita adesso è apertissima con la Roma che spinge e lo Spezia che prova a colpire di rimessa. Mayoral conferma di essere in serata no sprecando clamorosamente il gol qualificazione a tu per tu con il portiere, dopo aver raccolto un retropassaggio sbagliato di Vignali mentre lo Spezia in pieno recupero impegna severamente in angolo Pau Lopez con il giovane attaccante Piccoli, scuola Atalanta, che spalle alla porta controlla e calcia col sinistro in girata. Si va ai supplementari e nel giro di due minuti la Roma fa harakiri. Inizia Mancini che, già ammonito, macchia la sua buona partita e si fa espellere per un fallo ingenuo a centrocampo su Acampora e prosegue Pau Lopez che su gli sviluppi di una punizione lunga, esce a vuoto e colpisce in pieno Ricci costringendo l’arbitro a mandarlo sotto la doccia.
Colta completamente di sorpresa, la panchina giallorossa manda in campo Fuzato e Ibanez commettendo un errore perchè il regolamento prevede cinque cambi in tre slot, escluso l’intervallo, e concede un quarto spazio per le sostituzioni in caso di tempi supplementari. Questo spazio non può essere però impiegato per un sesto cambio, né l’arbitro può intervenire in casi del genere. Ad evitare l’errore non è bastato l’intervento di Pellegrini che dal rettangolo di gioco aveva segnalato le proprie perplessità al momento del doppio cambio. Una svista incredibile che potrebbe costare il tre a zero a tavolino. In 9 contro 11 lo Spezia va all’assalto ma la Roma sembra difendersi con discreto ordine fino a quando, in avvio del secondo tempo supplementare, Dell’Orco crossa dalla sinistra per Verde che di testa infila il pallone sotto l’incrocio alla destra di Fuzato. Il più classico dei gol dell’ex per un giocatore cresciuto nel vivaio romanista. In vantaggio di un gol e di due uomini, lo Spezia controlla agevolmente le rare azioni offensive della Roma e trova addirittura il quarto gol con Saponara che pennella un gran pallonetto dal limite impreziosendo con una doppietta la propria serata. Da Rudi Garcia a Fonseca, la storia in Coppa Italia incredibilmente si ripete: Spezia avanti con pieno merito e Roma eliminata. I liguri sfideranno il Napoli nei quarti allo stadio Diego Armando Maradona. Dopo il derby perso nettamente contro la Lazio, un altro grave passo falso per la squadra giallorossa che sembra aver smarrito tutte le proprie certezze, in preda ad una grave involuzione tattica e psico-fisica. Riuscirà Fonseca a ritrovare quella squadra che dopo la grande reazione contro l’Inter pareva destinata a lottare fino alla fine su tre fronti? Per una prima risposta bisognerà attendere la sfida di campionato in programma sabato alle 15, ancora contro lo Spezia.