Partita senza storia a Torino tra Juventus e Spal con i bianconeri che passano agevolmente per 4 a 0 grazie alle reti di Morata su rigore al 15esimo, Frabotta al 33 esimo e nella ripresa Kulusevski al 78esimo e Chiesa al 94esimo. La Spal ha cercato di tenere botta, soprattutto nel primo tempo, grazie al dinamismo nelle ripartenze di Sernicola, Seck e Brignola ma alla lunga l’enorme differenza di valori ha pesato e la manovra ariosa della Juve, caratterizzata da frequenti aperture sulle fasce e da un possesso palla assoluto ha portato frequenti pericoli alla porta di Berisha. La Spal, attesa da uno scontro diretto per la promozione in serie A che la vedrà opposta domenica al Monza, ha tuttavia destato una buona impressione grazie ad una certa compattezza tra i reparti, un pressing a tratti efficace e discrete trame di gioco.
Pirlo ha approfittato dell’impegno di coppa per fare un abbondante turnover. Accanto al veterano Buffon ha dato infatti spazio a giovani come Dragusin e Fagioli, all’esordio assoluto in gare ufficiali. Ad allungare la linea verde juventina anche Frabotta, Demiral e Kulusevski con quest’ultimo che è ormai una certezza per Pirlo che lo impiega in posizioni differenti su tutto il fronte d’attacco.
La prima rete juventina nasce da una bella discesa di Rabiot, molto attivo stasera, che va a terra toccato da Vicari sul lato destro dell’area. L’arbitro inizialmente ammonisce il francese per simulazione ma poi, grazie al VAR, assegna il rigore che Morata trasforma spiazzando Berisha. La Juve continua a fare la partita ma la Spal cerca di ribaltare l’azione appena può, soprattutto grazie alle discese di Sernicola sulla sinistra e alle capacità d’inserimento di Seck. Al 33esimo però la Juve raddoppia grazie ad un gran sinistro del giovane Frabotta, prodotto dell’Under 23 bianconera, servito da Kulusevski che aveva slalomeggiato nell’area ferrarese. Molto intelligente nella circostanza Fagioli che invece di controllare il pallone fa velo per il compagno che può così battere a rete.
La reazione della Spal è in un’iniziativa di Floccari che recupera palla e prova il destro da fuori, tiro teso fuori di un metro alla destra di Buffon. Nella ripresa la Spal si abbassa ulteriormente e la Juve pianta stabilmente le tende nella metà campo ferrarese. Il 3 a 0 è nell’aria e arriva al 78esimo quando Chiesa, subentrato nel frattempo a Morata, sfrutta un erroraccio di Tomovic che litiga con il pallone, gli ruba la palla e serve l’accorrente Kulusevski che controlla e batte Berisha.
La partita è ormai in ghiaccio e Pirlo ne approfitta per far debuttare il diciottenne attaccante Da Graca, altro gioiellino dell’Under 23 bianconera, che prende il posto di Demiral. Chiesa si muove molto come d’abitudine e al minuto 84 si accentra dalla sinistra e prova un tiro “alla Del Piero” che esce a fil di palo alla sinistra di Berisha.
La Spal sfiora il gol della bandiera al secondo minuto di recupero quando, su corta respinta della difesa bianconera, Seck serve al limite Valoti il cui destro termina un metro a lato alla destra di Buffon. A calare la quaterna bianconera ci pensa Chiesa che, all’ultimo minuto di recupero, raccoglie una respinta di Berisha sul tiro di Da Graca, dribbla l’estremo difensore albanese ed entra in porta con il pallone.
Tutto facile questa sera per Pirlo che continua nel processo di costruzione della sua Juve ed è abile a sfruttare l’occasione per dare minutaggio ai giovani leoni. Kulusevski e De Ligt sono ormai una realtà, Frabotta si candida per entrare stabilmente nelle rotazioni anche in prove più impegnative mentre Fagioli e Dragusin iniziano ad accumulare esperienza preziosa. L’esperimento Juve Under 23, nato per sviluppare il vivaio in un campionato molto formativo come la Serie C, sembra dare risultati incoraggianti.