Chi durante l’estate non ha alzato almeno una volta il volume della radio al passaggio di “Jerusalema”? La canzone è diventata la hit più amata dell’estate, realizzata in Sudafrica dal dj, Master KG con il supporto della splendida voce di Nomcebo Zikode.
Con oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube il brano gospel, ha fatto ballare tutto il mondo sulle note di una “preghiera”, perché seppur ignari del significato del testo, cantato in lingua Venda, la canzone è un richiamo a Dio, un’invocazione a portarlo con sé: “Gerusalemme è la mia casa, guidami, portami con te non lasciarmi qui, Il mio posto non è qui, il mio Regno non è qui, guidami, portami con te”.
Il dj ventiquattrenne, ha lanciato il brano già nel 2019, ma solo quest’anno ha toccato le vette del successo grazie a chi l’ha reso virale sui vari social. Tik Tok è stata la piattaforma digitale che ha dato alla canzone una fortissima spinta, infatti, con l’hashtag #jerusalema è possibile assistere ad una vera e propria kermesse digitale che mette a confronto milioni di coreografie: dai frati e suore francescane (clicca qui per vedere il video) alla marina militare (Clicca qui) . Tutti, ma proprio tutti, hanno provato ad interpretare a proprio modo, il ballo dell’estate.
In un’intervista radio, Master KG ha anche spiegato che all’inizio aveva pensato di smettere di fare musica: “Quando ho cominciato la gente diceva cose brutte, ma ho proseguito e adesso continuerò a spingere, voglio far ballare più gente possibile, voglio unire le persone“.
La musica che unisce le persone, le etnie, la diversità, le idee. La musica che unisce e lo fa grazie a quella grande macchina che è il web e che ci permette di poter conoscere luoghi e culture mai visti. La musica che porta con sé sempre un messaggio e in questo caso specifico, rispolvera il concetto di speranza: “SPE SALVI facti sumus”, nella speranza siamo stati salvati, diceva san Paolo ai Romani e in quel sorriso a fermo immagine, come una mezzaluna splendente nella notte, questa ‘preghiera’ è un inno alla libertà.