Una prima puntata movimentata e direi anche spunto di grande riflessione, quella di Temptation Island, andata in onda ieri sera su Canale 5 con la super conduzione di Alessia Marcuzzi. Uno show amarissimo in cui abbiamo assistito alla confessione di un tradimento con una richiesta immediata di falò di confronto da parte di Sofia Nesci e Amedeo Bianconi.
Il falò più veloce della storia del programma, arrivato dopo 24 ore dall’inizio dell’avventura in cui lui confessa ai suoi compagni di aver tradito la sua fidanzata. Lei decisa a perdonarlo, lui confuso e frastornato da quello che sente e ciò che vorrebbe.
Asseconda Sofia ed escono insieme, ma è forte il dubbio di non amarla accompagnato da quei sentimenti di rabbia per non aver avuto il tempo di capire e di conoscere i suoi sentimenti all’interno del programma. Ma siamo davvero sicuri che per capire se si ama una donna con cui si condivide la vita da 11 anni, si debba andare in un programma televisivo?
Nel momento in cui ti chiedi se ami una persona, la risposta è seduta lì accanto a te. E’ immediata, soprattutto se dopo un tradimento stai facendo ancora il pari e dispari se portare avanti quella relazione oppure no.
Dopo molti anni insieme, l’amore può cambiare, si evolve, cresce, ma è sempre lì, si mette in discussione ma trova ogni volta la strada per reinventarsi. Ma negli occhi di Amedeo, l’unica strada percorribile è quella di riprovarci più per senso di colpa che per sentimento vivo.
Il perdono di una donna è un atto di fede, ma saper lasciare andare qualcuno che amiamo è un atto di maturità e rispetto verso sé stessi. Serena Abrami giovane proposta sanremese del 2011, cantava un testo di Niccolò Fabi che recitava così: “Lascio libero uno spazio per potermi avvicinare, per sentire la mancanza e un vuoto da riempire, mi allontano dal tuo abbraccio per poterci ritornare, perché sia sempre una scelta e non un patto da onorare…”, forse è questo il segreto in amore.
Lasciare all’altro la libertà di scegliere. Sempre.
Ma la libertà è un tema forte in questa edizione di Temptation Island e a darne un pessimo esempio è proprio il fidanzato di Serena Spena, Davide, che fortemente schiavo delle sue insicurezze, pretende di avere il pieno controllo sulla vita della fidanzata.
Per lei nessuna uscita con le amiche e se accade, lui si arrabbia e all’indomani intavola un litigio per avergli sottratto del tempo. Questo non è amore. Questa è una malattia.
Così lei appena entra nel programma, scioglie le catene e si tuffa dal trampolino per un bagno di libertà. Lui confessa: “L’ho fatta cancellare dai social, niente palestra, niente amiche, niente”, un controllo e una gelosia maniacale che mette all’angolo la ragazza che ricomincia a respirare proprio lontano dal fidanzato opprimente. Un costume sgambato risveglia la sua femminilità, una chiacchierata priva di ogni malizia, rispolvera un nuovo modo di vedere le cose e si apre la luce lì, dove da un anno prevaleva solo il buio.
“Lei è mia”, ha confessato Davide ad Alessia Marcuzzi durante il falò, una frase pronunciata con il tono tormentato, di chi non è solo geloso, ma disperatamente possessivo, come se le persone fossero oggetti di proprietà. Dichiarazioni sempre più scomode, mettono in risalto il lato debole del ragazzo che nel suo possesso, dimentica l’essenza del vero amore.
“Fortunatamente, ho il controllo sulla sua mente, tiro fuori quello che voglio dalla sua bocca”, dichiarazioni gravissime, che annullano completamente la figura della donna, facendola diventare semplicemente il gioco preferito di un bambino.
Non è questo l’amore e Davide lo sa bene, tant’è che seppure pieno di dolore e pazzo di gelosia per le immagini dei video, prova a mantenere la calma, cosciente che potrebbe perdere la sua Serena per sempre. Dall’altra parte, lei è alla scoperta di sé stessa e sicuramente da questo viaggio ne uscirà diversa da come è entrata.
Riscoprire la libertà, dopo un lungo periodo di oppressione, è una porta che si apre sul coraggio, quello di dire a gran voce “NO” a tutto ciò che priva l’altro della libertà di espressione, “NO” alla mancanza di rispetto, “NO” prima che sia troppo tardi.