Con una foto nelle stories di Instagram, Fabrizio Corona mette a tacere le accuse del figlio che martedì sera ha dichiarato sul profilo della madre, che l’ex re dei paparazzi non avrebbe contratto il Coronavirus e che avrebbe inscenato tutto solo per notorietà.
Oggi però Corona pubblica il referto che attesterebbe la positività al Covid-19, mettendo così a tacere tutti i dubbi della rete. Dal video pubblicato sulla bacheca di Nina, Carlos sembrerebbe fomentato dalla madre a compiere un atto di rivoluzione contro il padre che ascolta lo sfogo del figlio inerme, mentre dall’altro capo del telefono Nina Moric lo insulta con frasi provocatorie a cui Corona non ha dato seguito (vedi il video qui).
Oggi lo stesso Fabrizio, ha confermato che pur stando meglio, anche Carlos è risultato positivo al Coronavirus. Il ragazzo che ormai da tempo è tra due fuochi, appare sui social sempre turbato, confuso, senza una sua personale identità, un burattino che si muove a tempo di insulti tra i genitori.
Ma facciamo un passo indietro: cosa rende Carlos così fragile? Nel video della scorsa notte, il diciottenne difende il suo “guerriero della luce”, Michelangelo, l’uomo che un giorno Carlos farà conoscere a sua madre e solo allora saprà la verità. Quale verità? Fabrizio nella diretta con Barbara D’Urso ha mosso delle accuse pesanti verso Michelangelo, il quale sembrerebbe aver mandato a Carlos dei messaggi pericolosi e che dopo averli letti, il ragazzo sembrerebbe essere entrato in uno stato di trance con addirittura la fuoriuscita di schiuma dalla bocca. Corona ha parlato di “satanismo”, Carlos invece che continua a parlare di “bene e fare del bene”, risponde che è una brava persona. Quale sarà la verità?
Ma quale tempesta interna sta vivendo Carlos?
Nonostante le pugnalate tra i genitori in tutti i suoi video appare sempre educato, gentile, si scusa con entrambi per come stanno andando le cose, come se fosse tutta colpa sua. A volte pare riesca inconsciamente ad utilizzare quelle tre famose parole magiche che hanno dato il titolo ad uno dei libri di Papa Francesco: permesso, grazie, scusa. Carlos le applica tutte, anche quando dovrebbero essere gli altri ad usarle con lui. E’ delicato. E’ fragile.
Nel suo sfogo dice “a me dei muscoli, non me ne frega niente…della ricchezza, non me ne frega niente…io voglio solo essere libero, in un altro Paese”. E mentre siamo tutti concentrati sulla guerra mediatica tra due genitori che si odiano, Carlos forse sta vivendo la più dolorosa delle sue guerre: quella con se stesso.
Chi è? Cosa vuole? Cosa vorrebbe fare da grande? Di chi vorrebbe innamorarsi? Ecco, qui, la ricerca disperata della sua personalità o meglio ancora, della sua identità, adesso buttata in pasto a ciò che vorrebbero papà o mamma.
E se nella sua testa ci fossero pensieri come “Io amo mio padre, ma lui non cambia…lui non mi accetta per quello che sono“, (nella sua interpretazione più profonda), “ma dall’altra parte ho mia madre che amo più della mia vita perchè a prescindere da tutto, mi accetta senza troppe spiegazioni”, allora forse qui potremmo provare a comprendere l’ulteriore angoscia di Carlos. Perchè difende così a spada tratta Michelangelo? E’ solo un amico? Perchè parla di verità e vorrebbe andare a vivere in un altro Paese? Solo perchè in Italia sarebbe sempre marchiato come il figlio di Fabrizio Corona e Nina Moric?
E’ evidente che Carlos è confuso solo perchè ha bisogno di amore, un amore che però la sua famiglia non riesce a dargli, una normalità che ricerca ma non riesce a raggiungere, la difficoltà di accettare di essere semplicemente un figlio senza colpe, in una famiglia di colpevoli.