Un video in spiaggia con una ventina di persone senza mascherina e senza alcun distanziamento. Tutti insieme a ballare come fosse una grande festa, mentre il bollettino della protezione civile, continua ad annunciare le migliaia di persone positive al Covid-19 in tutta Italia.
La nuova “eroina” del web, Angela Chianello, continua la sua ascesa al successo, registrando il videoclip di “Non ce n’è, non ce n’è”, la canzone tormentone che ironizza sulla presenza del Coronavirus.
Questa estate infatti la signora Angela in un’intervista ha pronunciato la famosissima frase “Non ce n’è Coviddi”, dichiarazione diventata subito virale.
Un’esternazione simbolo dell’ignoranza nazionale che ha portato al successo la “Signora di Mondello” che nel giro di pochi mesi ha conquistato 172mila followers su Instagram.
La nuova macchina da soldi per chi non ha rispetto delle migliaia di persone ricoverate in rianimazione. Per i medici, gli infermieri, tutto il personale medico che in questi mesi sta lavorando incessantemente.
Per coloro che hanno perso il lavoro, che hanno abbassato le serrante a causa del lockdown, per i morti e le vittime di questa guerra mondiale che ci ha reso deboli, fragili, soli.
Non è colpa di Angela Chianello, ma di chi c’è dietro. La Chianello che col mondo dello spettacolo non c’entra nulla, ha solo firmato il contratto per il successo. Tutto sommato sta facendo il suo lavoro e non possiamo neanche dirle che “non ha avuto coscienza” nell’accettare di far parte di questa triste pagina di storia della televisione, perché d’altronde, se in piena emergenza urla in spiaggia “non ce n’è coviddi” mi sembra chiaro che non ha afferrato bene la gravità della situazione.
Non è da condannare. Le abbiamo consegnato noi il successo facendola diventare una star. Questi massimi esponenti dell’ignoranza, vanno oscurati immediatamente e non portati anche in prima serata su Canale 5.
E’ la televisione della vergogna. Sul suo profilo Instagram, mentre arriva come una star in limousine con la sua troupe, ringrazia Lele Mora, il suo agente, e Barbara (D’Urso?). Mi sembra ovvio che abbiamo davvero toccato il fondo.
La rete si infuria con commenti pesantissimi come: “Ti auguro di cantare questa canzone su un letto in terapia intensiva con un casco per respirare, non penso ci riuscirai“, “Io non devo uscire per tutelare personaggi come questo?”. Lei risponde: “Grazie a tutti i miei fan, a chi mi ama ma anche a chi non mi ama. Io continuerò così“. Di male in peggio.
Nel giorno dei funerali di un grande musicista come Stefano D’Orazio, ucciso proprio dal Covid-19, ci troviamo a discutere di una presunta “canzone”, che da domani sarà online pronta a diventare il tormentone dell’inverno. E’ incredibile!
Se una sola persona scaricherà questo brano dalle piattaforme digital, avremo fallito come esseri umani. Ma non perchè Angela da Mondello, balla sulle note di “non ce n’è coviddi”, ma perchè avremo dato l’ennesima coltellata al mondo dello spettacolo, della musica e purtroppo a tutti coloro che oggi stanno lottando per vincere questa battaglia, già persa, contro l’ignoranza e la disinformazione.
Non odiatela, non disprezzatela, il suo punto di debolezza è solo la forza di chi una volta che avrà preso tutto, l’abbandonerà nel buio.