La dignità. Chissà quanti corpi nudi e ammassati nei corridoi delle sale mortuarie avrebbero voluto morire con dignità, senza essere umiliati, a volte, dalle foto scattate e messe in rete a dimostrazione della gravità dell’emergenza. C’è chi ancora piange un marito, una madre, un figlio e si trascina tormentato il peso di non avergli potuto dire addio e chi forse, con troppa leggerezza ha parlato di “umiliazione” per la privazione di spazio e libertà per un tempo limitato.
Così è bufera social su Andrea Bocelli per le dichiarazioni di questa mattina al convegno: “Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti”. L’evento tenutosi al Senato e organizzato tra gli altri da Vittorio Sgarbi e alla presenza anche del leader della Lega Matteo Salvini, è stato palcoscenico di diversi pensieri relativi alla gestione dell’emergenza Coronavirus in Italia. Tra i protagonisti del convegno, anche il tenore che, pur prendendo le distanze dalla politica, ha dichiarato: “ho violato le restrizioni uscendo lo stesso, perché ho una certa età e ho bisogno del sole e di vitamina D. C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine”. Il tenore ha poi aggiunto: “Quando siamo entrati in pieno lockdown ho cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni così delicate. Poi ho cercato di analizzare la realtà e ho visto che le cose non erano così come ci venivano raccontate. I primi confronti li ho avuti in casa esprimendo qualche dubbio ma sono stato fustigato, i primi ad attaccarmi sono stati i miei figli…io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?”.
Quale sarebbe la realtà secondo Bocelli?
Forse potrebbero aiutarci a conoscere la realtà, anche chi è stato coinvolto in prima linea e ha visto la paura e la morte da vicino. Dovremmo farcela raccontare ad esempio da Elena Pagliarini, l’infermiera diventata simbolo del Covid con il suo scatto fotografico presso l’ospedale di Cremona, o da tutti coloro che senza aver ricevuto premi e riconoscimenti hanno fatto semplicemente il loro lavoro nel migliore dei modi mettendo a rischio la loro vita e quella dello loro famiglie.
Parole che hanno scatenato polemiche sui social proprio da parte degli stessi followers, che hanno espresso il loro disappunto con commenti duri come: “Grande delusione”, o “le parole pronunciate ci feriscono”.
L’artista durante il convegno ha anche affermato di aver “chiamato Renzi, Salvini e Berlusconi, tutti quelli che conoscevo insomma, nel tentativo di creare un fronte trasversale, fatto di persone di buon senso, per fare qualcosa tutti insieme”. E ha concluso: “Non posso pensare alla celerità con la quale sono state chiuse le scuole e, dall’altra parte, con la quale le discoteche si sono di nuovo riempite”. «Mi preme rivolgere un appello per dire che bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri in mano. Non posso pensare che i nostri ragazzi, io ho una figlia di 8 anni, debbano trovarsi in classe con la mascherina».
Ricordiamo che il tenore italiano più famoso al mondo, ha contratto il virus insieme a sua moglie e una volta guarito ha donato il plasma. Basterà questo gesto per farsi perdonare dai suoi followers per le affermazioni odierne? A volte la rete non perdona.
Non perdonano soprattutto coloro che hanno visto morire i loro famigliari, anzi, che non hanno potuto salutarli per l’ultima volta e hanno lasciato che un estraneo in tuta bianca gli chiudesse gli occhi per sempre.