E’ scomparso nel silenzio. Intorno a lui, l’aura delle poesie che ha lasciato ad ogni generazione. Lui che ha dato un’anima a centinaia di versi e tra questi, il più bel canto d’amore “La cura”. Pozione curativa basata sul principio dell’amore.
Lo stesso che l’ha accompagnato fino alle ultime ore della sua vita. Franco Battiato è morto a Milo, città in provincia di Catania, lì dov’era nato il 23 marzo 1945.
Tra i primi a ricordarlo, Antonio Spataro con un post su Twitter: “‘E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te’. Ciao, Franco #Battiato.
Il cantante era malato da tempo. In questi anni poche apparizioni in tv e pochi concerti, rifugiato nella tranquillità della sua casa in Sicilia, laboratorio artigianale delle più belle canzoni scritte dal cantante.
Un visionario con il dono della poesia. Pezzo importante della musica italiana. Oggi, ci lascia in eredità i suoi versi e quella voce sottile con cui sussurrava “e ti vengo a cercare”, in “Un oceano di silenzio”.
Il lungo elenco di successi, non basterebbe a ricordare l’essenza e la spiritualità del maestro che oggi immaginiamo possa essere proprio lì “Seduto sotto un albero a meditare, mi vedevo immobile danzare con il tempo, come un filo d’erba, che si inchina alla brezza di maggio, o alle sue intemperie”, come narra l’incipit di “Haiku”, che diventa d’improvviso luogo di pace dove dirgli addio.
Ci prenderemo Cura delle tue canzoni. Lì vivrai per sempre Franco!
Grazie di tutto.