Da domani sarà in pagamento l’assegno di inclusione relativo al mese corrente per i nuclei familiari che hanno già il beneficio in corso e per quelli che hanno inoltrato domanda nei mesi precedenti, la cui istruttoria si è, nel frattempo, conclusa positivamente e che risultano avere il patto di attivazione digitale sottoscritto entro febbraio (primi pagamenti). A comunicarlo attraverso una nota è l’Inps che spiega come nel caso di primi pagamenti, i beneficiari riceveranno avviso via SMS/mail della disponibilità della carta di inclusione presso qualsiasi ufficio postale con la prima mensilità spettante accreditata. Alla stessa data del 27 marzo, verranno anche disposte le decadenze per le domande per le quali, in sede di rinnovo, non risulti confermato il possesso dei requisiti.
Si ricorda che a partire dai pagamenti della mensilità di marzo, è necessario avere un’attestazione ISEE 2024. Pertanto, nel caso in cui non venga rilevata, le prestazioni già in corso di erogazione basate su un ISEE 2023, verranno sospese fino alla presentazione della nuova DSU. L’erogazione verrà ripresa dopo che, sulla base dell’ISEE in corso di validità, venga confermato il possesso dei requisiti per l’accesso alla prestazione. Nella pagina informativa dell’ADI (sezione documenti) è stato pubblicato un tutorial per facilitare il percorso di presentazione della Domanda di ADI: “ADI: invio domanda”.
In tutto, i nuclei familiari beneficiari di ADI a marzo 2024 risultano pari a 589.291, per un numero complessivo di componenti i nuclei pari a 1.240.584. Sono dati in costante aggiornamento poiché l’assegno di inclusione è stato introdotto solamente a gennaio scorso e sono ancora migliaia le domande che continuano ad affluire giornalmente nei sistemi INPS. È importante sottolineare che, oltre all’ADI che prevede un totale stimato di 737.000 nuclei a regime, a settembre ha preso avvio l’altra misura di inclusione e lavorativa prevista dal decreto “lavoro”, il Supporto formazione e lavoro (SFL), che mira a raggiungere a regime, come da stime, altri 250.000 beneficiari.