Eleonora Galvagno nasce a Cagliari negli anni ’80 e sin da piccola cresce circondata da arte e danza. All’età di tre anni, infatti, inizia a frequentare l’accademia di danza classica e, in coincidenza con l’ingresso alla scuola elementare, insieme alla sua famiglia si trasferisce a Quartu Sant’Elena (CA) dove fino alla maggiore età frequenta l’istituto Tecnico Industriale Dionigi Scano, conseguendo il Diploma di Perito Informatico Capo tecnico. Con la sua intraprendenza e la grande passione che la contraddistingue, Eleonora fa vari lavori fino ad ottenere anche un contratto a tempo indeterminato presso uno studio che si occupa di Arredo Urbano e Geotecnologie. La stabilità lavorativa, però, non frena i suoi ambiziosi progetti tant’è che, dopo un anno di lavoro, matura l’idea di voler conseguire la laurea così si iscrive al corso di Disegno Industriale e Design. In seguito decide di creare un canale youtube che chiama “SweetBioDesign” dedicato all’handmade e subito è un grande successo. Passa un anno a fare interviste e intesse varie collaborazioni nazionali e internazionali, fino ad avere attualmente una rubrica fissa dal nome “SweetBio Lab”, sul canale La Sposa TV di Sky che ad oggi conta più di 300 mila iscritti. Eleonora si considera una stachanovista, le piace impegnarsi al massimo pur di portare a casa i suoi obiettivi. Ad oggi, infatti, oltre a portare avanti la sua attività con il canale youtube, realizza vari lavori per il restyling degli interni, anche come consulente per il colore e la decorazione.
Da dove hai iniziato per diventare quello che sei oggi? Faccio una premessa: oggi io sono a una piccola percentuale rispetto a quello che spero di poter essere un giorno. Per arrivare al punto in cui mi trovo ho fatto una scelta, quella di seguire una grande passione che ho fin da bambina e che già da allora sapevo di dover assecondare. Per farlo ho rinunciato a tanto: sono laureata in design con un master in interior design quindi avrei dovuto orientarmi verso uno studio di architetti, ma non ho mai mandato nemmeno un curriculum perché ho scoperto che la mia passione poteva avere una realizzazione durante l’Erasmus all’ultimo anno di università, quando ho scoperto il mondo della Paper Art e da allora è stato un crescendo.
Cosa ti ha spinto ad avviare un’attività sui social o ad aprire il tuo canale YouTube? In realtà inizialmente era solo la voglia di condividere quello che stavo imparando io stessa sulla paper art, grazie ai video d’oltreoceano. In italia non si conosceva ancora molto questa arte per cui ho deciso di aprire il canale Youtube nel 2011. Devo dire che non avevo un progetto a lungo termine, non ero nemmeno sicura che si potesse guadagnare qualcosa. Poi pian piano ho imparato dai miei errori e dalle mie tante cadute per elaborare un vero e proprio piano strategico per concretizzare un sogno che avevo da tanto, cioè lavorare grazie alla mia fantasia (usando tutte le nozioni imparate a scuola con il mio diploma di perito informatico, e all’università) facendo qualcosa di serio.
Hai fatto altri lavori in precedenza prima di affermarti come influencer/Youtuber? Sì certo, devo dire che non ho mai avuto difficoltà a trovare lavoro. Subito dopo il diploma sono stata assunta presso un’azienda che si occupava di geotecnologie e arredo urbano. Avevo un contratto a tempo indeterminato con un buonissimo stipendio e una auto di mia proprietà a soli 20 anni. Ma un’artista come si sa, è sempre un po’ matto, per cui ho laciato questo lavoro di mia volontà per trasferirmi in un’altra città e prendere la mia Laurea in Design.
Quali sono i pro e i contro di questa attività? I Pro sono facilmente intuibili: tante persone ti conoscono, sei il capo di te stesso (che per una come me che non ama seguire troppo le regole è già tanto), e soprattutto fai il lavoro che ami e che hai scelto tu di fare. Di contro però sei costantemente bombardato da domande (io tengo tantissimo a rispondere a tutti i singoli messaggi), ma questo prende tanto tempo. Essere il proprio boss poi, significa anche anche se si fanno errori ce la si può prendere solo con se stessi e a volte è dura. Infine è vero che si fa quello che si ama, ma senza autodisciplina e costanza i flop sono assicurati.
Vivi della tua vita di influencer/Youtuber, inteso dal punto di vista economico? Si può vivere delle entrate di Youtube solo se si hanno delle visualizzazioni considerevoli. Prima del crollo di Youtube del 2016 avevo delle entrate rispettose solo da Youtube e questo è stato un male: perché quando la situazione è radicalmente cambiata, i guadagni si sono ridotti e tutti hanno avuto un crollo di visualizzazioni, io ho rischiato di dover cambiare attività. Oggi non baso le mie entrate solo su Youtube ma su tante altre attività e collaborazioni satellite per non rischiare di dipendere da una piattaforma instabile come Youtube.
Cosa ne pensano i tuoi familiari della tua scelta di intraprendere questa strada? Nel bene o nel male sono sempre stata liberissima di fare quello che volevo della mia vita. La mia famiglia mi ha aiutato e sostenuto sempre. Oggi visto che sto concretizzando un piano di business che sta andando bene, pur essendo ai primissimi passi, sono sempre molto fieri e non solo: sono i primi a vedere i miei video, ma anche a condividerli.
Che rapporto hai con i social? Quanto ritieni che siano importanti per la tua attività? Con i social ho un buonissimo rapporto. Adoro usarli come tutte le tecnologie a nostra disposizione oggi. Per la mia attività i socials sono fondamentali e io non esisterei senza essi. Mi stupisce ancora come molte attività commerciali o aziende non riescano ancora a sfruttare questo potente e gratuito mezzo di comunicazione.
Ritieni che basti la passione per questo mestiere o consideri fondamentali anche le competenze? L’intraprendenza? No la passione non basta, assolutamente. Senza competenze, intraprendenza, ma aggiungo anche costanza e obiettivi definiti nulla si riesce a portare avanti. Molte persone ci provano e poi se dopo qualche settimana o mese non ottengono risultati, abbandonano. Ma le competenze prima o poi vengono fuori e se non si studia o se non si hanno purtroppo non si va più di tanto avanti.
Quali sono i tuoi punti di riferimento? A chi ti ispiri? Nel mio campo non ho un vero e proprio guru da seguire, perché mi piace essere unica, pioniera e anticonformista. Ma mi ispiro a tante menti geniali, cercando di prendere un pizzico del loro modo di pensare, come Steve Jobs o Bill Gates. Ho letto il libro di Sophia Amoruso, GirlBoss e tutto ha cominciato a delinearsi nella mia mente. Da allora ho divorato centinaia di libri sul Business, sul miglioramento di se stessi e ho imparato tanto.
Qual è il segreto del tuo successo? Come ho detto inizialmente, sono solo all’inizio della mia strada. Ad oggi posso dire che le persone mi seguono perché si fidano di me e del mio giudizio. Quando si lavora sui socials è fondamentale avere una buona reputazione e soprattutto la fiducia del pubblico.
Ci sono tanti ragazzi che sognano di diventare youtuber o, più in generale, di lavorare con i social. Che consigli gli dai? Il mio consiglio è di cambiare sogno e mi spiego: se il loro obiettivo è di fare gli youtuber nel 99% dei casi falliranno. Mentre se il loro sogno è di portare la loro capacità, arte, passione su youtube per farne poi una professione allora il concetto cambia del tutto e il mio consiglio è di studiare, cercare il modo migliore per esprimersi e non mollare.
La tua vita è sempre “connessa” o stacchi dalla rete ogni tanto? Devo dire che sono connessa per la maggior parte del tempo, ma riesco a bilanciare bene e non è un peso. Mi piace viaggiare quindi quando posso stacco visitando posti interessanti intorno al mondo.
Hai un piano B dal punto di vista professionale? Il mio piano al momento è di bruciare i ponti dietro di me perché non è ammesso il fallimento (il fallimento è mollare), ma ovviamente sono provvista di Laurea e Master per cui se proprio andasse tutto male potrei fare quello per cui ho studiato.
Qual era uno dei tuoi più grandi sogni da bambino? Fin da piccolissima avevo una grande fantasia. Le maestre portavano i miei disegni e i miei racconti in giro per le classi per la mia grande immaginazione, quindi sapevo con certezza che avrei fatto un lavoro che sfruttasse questa fantasia. Non avevo in mente un lavoro specifico e ad oggi posso dire che probabilmente era così perché avrei dovuto inventarlo, come poi effettivamente ho fatto!
Il libro sul comodino…o sul tablet, ora? Lavorando con le mani per tutto il tempo, ho la possibilità di ascoltare centinaia di audiolibri. Al momento to ascoltando Le Assaggiatrici, di Rosella Pastorino.
Tre aggettivi per descriverti. Estremamente tenace, sensibile e generosa.
Quali sono le tue prospettive future? I miei obiettivi sono annuali, per ora quindi punto a realizzare diverse linee di prodotti originali e disegnati da me. Questo perché ogni anno si aprono strade inaspettate e quindi il piano generale viene sempre rivisto. In futuro però mi piacerebbe avere una mia linea di prodotti di Stationary in tutte le cartolibrerie e magari anche una linea di arredamento.