Sono partiti con un obiettivo di raccolta di 80.000 euro con una campagna di equity crowdfunding che in pochi giorni ha raggiunto e quasi doppiato, arrivando a oltre il 176%. Sono i ragazzi e le ragazze di Eligo Milano, una azienda giovane che diffonde nel mondo la sartoria italiana. E appena ha iniziato è stato un successo. Quaranta città italiane e nel mondo in Svizzera, Asia, Emirati Arabi, Dubai. Ma di cosa si tratta? Eligo connette, in ogni continente, gli amanti di stile sartoriale con una community di personal stylist professionali, chiamati sartorialist, con competenze tecniche, imprenditoriali e digitali. Si inizia scegliendone uno (sono tantissimi), dando un’occhiata ai profili nel sito, trovando quello più in sintonia con i propri gusti. Si sceglie la location per incontrarlo. Poi si prenota l’appuntamento, a casa o in ufficio. Poi si scelgono i tessuti e si delinea il proprio stile per creare ciò che si desidera.
“Oggi possiamo dire che non esistono dei competitors diretti, ci sono dei modelli di business simili, ma noi in più e di esclusivo abbiamo lo stile, quello italiano. Il Made in Italy che fa la differenza. Non si impara e non si compra, è solo nostro. Solo noi italiani abbiamo la capacità di raccontare un glamour, un mondo di stile”, racconta Giulio Manno, CMO & Co-Founder. Sono partiti dalla Bocconi e sono arrivati alla rivoluzione dell’esperienza sartoriale: il cliente ottimizza l’esperienza d’acquisto grazie all’uso di strumenti digitali e crea uno stile esclusivo e personale attraverso la guida e i consigli degli esperti Sartorialist.
Camicie, abiti, cravatte sono creati con tessuti provenienti dai migliori sarti e produttori italiani. Da Ermenegildo Zegna a Vitale Barberis Canonico, Cotonifici Albini, Ariston. La qualità è unica e selezionatissima. “Un prodotto su misura – specifica Manno – deve essere basato su materiali di pregio, per questo noi usiamo solo i migliori”.
Sono partiti dai megatrend del mercato globale legati ai consumatori di beni personali di lusso, attualmente stimati in oltre 400 milioni e in crescita, con una previsione che li attesta intorno ai 450 milioni nel 2025. Effettodi un’ulteriore crescita del mercato asiatico e di un aumento della popolazione urbana nel globo. “I nostri utenti hanno dai 35 ai 45 anni, scelgono, per lo più, abiti per lavoro, solo l’80% uomini e 20% donne. Ci sono camicie che vanno dai 99,00 e abiti dai 1000,00”, spiega Manno.
Hanno trasformato in valore economico, un’atmosfera, un’attitudine, una visione, una storia tutta italiana. “Abbiamo scoperto che buona parte della piccola imprenditoria di settore non è in grado di proporre un’offerta stilistica attuale ed è completamente sprovvista di competenze tecnologiche e di una cultura di marketing. Noi offriamo tutti questi servizi. I grandi player di settore optavano per portare la produzione all’estero, impoverendo distretti produttivi che sono un indiscutibile eccellenza del nostro Paese. Tutto questo ci ha convinto che la nostra idea era vincente. Da lì ci abbiamo messo ancora un po’ a definire il nostro business plan”, continua il Co-Founder.
E come funziona il business di Eligo Milano? “I Sartorialist, sono loro che fanno crescere la nostra clientela perché conoscono i clienti e sono presenti sul territorio, loro raccolgono la domanda e la mettono in rapporto con la capacità produttiva dei distretti selezionati. Tra i nostri Sartorialist ci sono molte donne di età compresa tra i 40 e i 55 anni, spesso uscite dal mercato del lavoro dopo la maternità e che vogliono reinserirsi creando un business indipendente. E che si rimettono in pista, grazie anche alla formazione specifica ricevuta attraverso la Eligo Academy”, conclude Manno.
Oggi, consapevoli di aver accolto una opportunitĂ del mercato, corrono veloci. Con in mano una ricchezza: la certezza che le missioni destinate ad aver successo sono quelle che accomunano bisogni, desideri e passioni.