Ogni anno la Wharton University in collaborazione con US News e World Report stila la classifica dei migliori paesi per le donne relativamente a diritti, parità, sicurezza e più in generale al ruolo femminile nella società. La ricerca, che fa parte della più ampia classifica dei migliori paesi al mondo, per essere redatta nel 2019 ha visto il coinvolgimento di un campione di oltre 9 mila donne in 80 paesi differenti. Nella top 10 mondiale ci sono ben sette paesi europei, con i primi posti saldamente occupati dai paesi Nordici. Tra questi si inseriscono il Canada terzo e l’Australia e la Nuova Zelanda rispettivamente ottava e nona. L’Italia si ferma al 17imo posto subito dopo gli Stati Uniti seppur in crescita di due posizioni rispetto all’anno precedente.
Chi c’è sul podio? Al primo posto nella classifica 2019 troviamo la Svezia in crescita di una posizione rispetto all’anno precedente. Tra le altre la Svezia spicca per i miglioramenti ottenute sulla parità retributiva e per l’altissima occupazione femminile (oltre il 70% mentre per esempio in Italia non si raggiunge il 50%). Il primato svedese è stato ottenuto ai danni della Danimarca che scende di una posizione e si ferma sul secondo gradino del podio. Nonostante ciò il paese può vantare uno tra i migliori sistemi di congedo parentale e protezione della maternità in assoluto.
Il podio si chiude con il Canada che, grazie soprattutto ad un premier che si definisce un “accanito femminista”, negli ultimi anni ha lavorato intensamente su molti aspetti tra cui anche le quote rosa su cui alle parole ha fatto seguire i fatti varando per la prima volta nella storia un governo con un numero uguale di uomini e donne nei suoi ministeri. Norvegia, Olanda e Finlandia occupano rispettivamente quarta, quinta e sesta posizione consolidando l’egemonia nord-europea. La Svizzera settima e la Germania decima completano la lista delle prime 10.
Per quanto riguarda l’Italia: se da un lato può certamente vantare una buona tutela della maternità e un ottimo sistema sanitario; dall’altro lato ha certamente molto lavoro ancora da fare in tema di uguaglianza retributiva, di opportunità di carriera e di welfare per il supporto delle famiglie.