Da Roma a Bruxelles solo andata? Presto per dirlo, vista la giovane età del romano Edoardo Menichelli che, a poco più di venti anni, ha aperto un piccolo laboratorio di gelato artigianale a Bruxelles. Quel che è certo è che in due anni Edoardo è divenuto punto di riferimento per gli italiani che vivono nella città belga e per i palati internazionali che amano il gelato. E che lui conquista con i sapori made in Italy dei pistacchi di Bronte, delle nocciole di Alba, dei limoni di Sorrento.
Passione uguale sogno (e realtà). Il nome della gelateria “Les Dodì” richiama i suoi anni fanciulleschi, quando lui e la sorella erano soliti chiamarsi Dodo e Doda, i due “dodi” di famiglia. E quella che era una sua passione da bambino, l’amore per il gelato, oggi è diventata un’arte e anche la sua attività lavorativa. Un diploma in tasca, qualche esperienza in cucina, la scoperta inaspettata di saper mescolare ingredienti giocando sulla creatività, un corso di ‘Professione gelatiere’ a Roma, qualche escursione a Bologna per documentarsi sulle migliori macchine per gelateria. Infine un sogno da realizzare: una sua attività imprenditoriale. E il gioco è fatto.
Perché Bruxelles? Perchè non c’era ancora una gelateria artigianale così come la intendiamo noi italiani, con frutta di stagione e materie prime di qualità. Gli appassionati di gelato sanno che il gelato (l’artigianale) è ben diverso dall’ice cream (quello industriale). In Belgio c’era principalmente ice cream. “Provare a Roma era una chimera – racconta – meglio optare per i paesi del nord Europa. Un po’ li conoscevo, mio padre aveva vissuto a Bruxelles. Magari, lì, il mio gelato avrebbe potuto avere fortuna”. Ma avere un’attività imprenditoriale significa anche fare i conti con spese e burocrazia. E con la conoscenza di inglese e francese (soprattutto francese). Per due anni, dal 2016 al 2017, Edoardo ha vissuto a Bruxelles. Per seguire la trafila del finanziamento europeo per giovani imprenditori, per trovare il locale da affittare, attrezzare, allestire.
Il laboratorio di Edoardo è “a vista”. Una bella sfida, poiché il gelato lo prepara da solo, quasi in tempo reale, davanti ai golosi clienti. La sua giornata dura almeno dodici ore. Eppure, sarà per la giovane età, il suo sorriso e la costante gentilezza mostrano un Edoardo instancabile. Oltre alle materie prime, sarà quello il vero segreto che rende il gelato così buono? Come raccontano da Bruxelles, il migliore della città.