La prima vita: Roberta Savini ha solo 45 anni, ma ha già vissuto almeno quattro vite. La prima è stata quella a Catanzaro, città in cui è cresciuta sognando di fare la veterinaria. Poi, nel 1998, il primo grande cambiamento: “I miei genitori si trasferirono per lavoro ad Aosta, ed io le mie quattro sorelle e mio fratello con loro.” Un cambiamento involontario che Roberta seppe far fruttare. “Ripassai il francese che avevo studiato tempo prima e così, di concorso in concorso, vissi diversi anni da impiegata pubblica presso comuni e Regione. Non era il mio posto, lo sapevo, non mi sentivo bene, ma tutti quei contratti a termine mi permisero di avere una base economica sufficiente per poter riprendere gli studi e seguire la mia nuova passione.”
Voler aiutare gli altri. “Credo che tutto sia cominciato con la malattia della mia amica Lidia. Quando iniziò a soffrire di schizofrenia lei voleva solo me al suo fianco e così passai molto tempo tra cliniche psichiatriche e visite specialistiche. In quel periodo ebbe inizio il mio desiderio di aiutare le persone in difficoltà. E così, appena ebbi la disponibilità economica mi iscrissi all’Università.”Una prima laurea in Scienze e tecniche psicologiche delle relazioni di aiuto, ed una in Psicodiagnosi e Indicazione al trattamento, e poi un anno a Malta per praticare l’inglese e la sua nuova professione.
Uno stop forzato. Tutto sembrava ormai perfetto, ed invece nel 2014, un grande trauma personale ed una diagnosi chiara: PTDS, Disturbo post traumatico da stress. “Sono andata letteralmente a pezzi. Ed il cammino per riprendere forza non è stato facile. Due anni durissimi superati grazie ad un percorso di psicoterapia e cure naturali. Eppure quello stop forzato mi ha permesso di vedere strade e possibilità che non avevo mai nemmeno immaginato.”
Proprio in quel periodo buio Roberta riscopre infatti il suo interesse per l’arredamento e si rende conto che i corsi e le letture fatte fino ad allora per curiosità e piacere personale potevano trasformarsi in qualcosa di più.
L’idea. Aveva sempre notato che i suoi pazienti quando iniziavano il loro percorso di guarigione facevano qualcosa nelle loro case -imbiancavano, mettevano ordine, cambiavano disposizione ai mobili, ma in quei mesi tutto divenne più chiaro “Fu come un puzzle che si andava componendo piano piano: c’è un legame forte tra come stiamo e come viviamo la nostra casa, e questo legame va utilizzato, orientato e facilitato per fare star meglio le persone. Quindi il mio desiderio di far star bene le persone ed il mio interesse per l’arredamento potevano unirsi!”
E’ stato attraverso i corsi di Home Staging a Milano, che Roberta ha ripreso a studiare ed approfondire, arrivando a creare la sua nuova professione come coach dell’abitare.
La strada meno percorsa. “Non tutti hanno accettato e capito la mia scelta.La maggior parte della mia famiglia e del mio entourage lo percepisce ancora come un hobby, ma essere una Home coach di certo non lo è. E’ una vera e propria professione, solo ancora poco conosciuta.E’ un po’ come nella poesia di Frost: “due strade divergevano in un bosco-ed io presi la meno percorsa e quello ha fatto tutta la differenza.”
Il metodo Alba. Grazie all’aiuto di Alessia D’Epiro, business coach per imprenditrici, il grafico Stefano Tornago, Francesca Greco ed il suo team di Home Philosophy Academy, Caterina Caramello di Catelier, Federica Livio, la sua famiglia e le sue amiche Roberta ha persino creato un metodo tutto suo. “L’ho chiamato Alba. Acronimo di Abitare Luce Benessere Armonia. Si tratta in sintesi di vedere la casa come un corpo armonico composto da Ossa, Testa, Cuore e Respiro considerando anche il forte legame tra colori ed emozioni. Il primo step è capire in che situazione emotiva la persona si trova in quel dato momento. Poi si prosegue per rendere la casa una fonte di benessere, uno strumento per realizzare i loro sogni e vivere una vita felice”.
Il futuro. Roberta ora ha molti progetti. E’membro della rete nazionale Home Staging Italia e recentemente è anche entrata a far parte della Rete al femminile, associazione di imprenditrici unite dal desiderio di condividere e creare sinergie potenzianti. “Ora è venuto il momento di far conoscere il mio metodo ad un pubblico allargato e per questo sto predisponendo anche videocorsi ed ebooks. Voglio che tutti stiano bene, e la casa crea benessere se ben vissuta”.
Be. Do. Have. Roberta, a chi le chiede come ha fatto a cambiar vita ricorda che dobbiamo innanzitutto cambiare il nostro paradigma, che tutto nasce da noi, dallo scoprirci, dal conoscerci. “Non si tratta di avere, fare, essere, ma di Essere, Fare, Avere. E credo anche che serva una dimensione spirituale per realizzarci davvero. Altrimenti la nostra vita rimarrà comunque vuota.”Grazie Roberta. E che la tua Alba, con questo sole che viene dall’alto, illumini sempre più persone.