Il bello ed il lusso. Giada lavorava come responsabile in una boutique di lusso. Amava il suo lavoro in quello splendido negozio nel quadrilatero della moda di Milano. “Ogni giorno potevo mettere a frutto la mia grande passione per le lingue occupandomi di bellezza e di lusso. Ma proprio le mie due gravidanze hanno cambiato la mia prospettiva.”
Il lato oscuro. Quando sono nate le sue due figlie Giada ha iniziato a guardare la vita, e la sua Milano, da un altro punto di vista. “Non riuscivo ad immaginare Giulia e Ginevra crescere in una città che percepivo ogni giorno di più come una prigione. Delinquenza dilagante, molto inquinamento ed un clima ostile che limitava le possibilità di vivere all’aperto.”
L’idea. Fu la madre a darle l’idea. “Una sera mi chiamò. Aveva visto alla tv un programma che raccontava le meraviglie delle Canarie. Mi disse: partite, andate lì. Sono isole meravigliose sia per l’ambiente che per il clima, mite tutto l’anno.” E Giada colse subito il consiglio. Con il marito iniziò a pensare come fare. Trasferirsi in quattro non era certo facile. “Ma volere è potere, se uno si impegna, e quando si è in più persone a volerlo le cose diventano anche più facili. Carlo fu subito entusiasta di quell’idea ed insieme creammo un piano.”
Cambiare insieme. Giada e Carlo lessero e si informarono, fecero i calcoli delle loro disponibilità economiche, ma tutto si concretizzò quando scelsero di fare il grande passo. “Carlo si licenziò da un posto sicuro come geometra ed andò a Gran Canaria per cercare casa e lavoro. Intanto io a Milano vendevo tutto quello che avevamo e dopo quattro mesi eravamo tutti insieme nelle nostra nuova vita.” Da due anni Carlo ha trovato lavoro grazie da un ragazzo conosciuto lì in un’impresa di recupero materiali e Giada da un mese si occupa di vendere on line le scarpe di Mood Shoes, il negozio che ha aperto con suo fratello e sua madre a Milano. “Il mio lavoro mi lascia tantissimo tempo per occuparmi delle mie bambine e così insieme ci godiamo la meraviglia di questa isola. Qui vivo una vita che sarebbe stata impossibile a Milano.”
L’isola che c’è. Giada dice che le persone a Gran Canaria sono diverse “Sono a dir poco fantastiche. Mi ricordo che i primi giorni camminavo e mi salutavano tutti e la cosa mi suonava molto strana visto che a Milano fanno fatica a salutarti anche i vicini di casa. So che questo è solo un piccolo dettaglio, ma per me è un piccolo esempio di come qui viviamo in un’isola felice.”
Il futuro. Giada aveva 38 anni quando ha cambiato vita, e lo ha fatto sapendo che così avrebbe creato un futuro migliore per sé e per la sua famiglia. Il presente ora è splendido per tutta la famiglia. I loro sorrisi lo dimostrano. Ed il futuro promette bene “Abbiamo sempre più amici. Ed anche nuove idee imprenditoriali. Le bimbe ora hanno 5 e 9 anni e quando cresceranno forse aprirò anche qui un negozio di scarpe. Ma per ora conta l’intensità di ogni giorno: fatto di momenti, luoghi, colori e persone meravigliose.”
Dare un buon esempio. Quando le ex colleghe, gli amici ed i parenti rimasti a Milano le dicono che la invidiano, o che lei è molto fortunata, Giada consiglia a tutti di provarci. “Non è fortuna. Si tratta di rischiare. O preferite vivere nei rimpianti? E l’avere i figli è proprio quello che dovrebbe spingerci a provarci: dobbiamo dimostrare con i fatti che merita sempre impegnarsi per vivere la miglior vita possibile. Dobbiamo dare un buon esempio.”