Si dice che un trasloco sia una opportunità unica per “sbarazzarsi” di ciò che non ci serve… e sulla base della mia esperienza, avendo toccato quasi la doppia cifra, non posso che confermarlo. Quando arriva il tanto temuto momento in cui dobbiamo affrontare la libreria armati di scatoloni e nastro adesivo (chi lo ha fatto sa a cosa mi riferisco), le circostanze ci costringono a fare due esercizi fondamentali e che dovremmo fare con cadenza regolare anche se non “obbligati”: 1. Ripassare in rassegna tutto ciò che sulla nostra libreria si è accumulato e rispolverarlo se il tempo ce lo ha fatto dimenticare e riempire di polvere; 2. Decidere se ogni singolo oggetto, sia un libro, un quaderno di appunti, una foto o un soprammobile, merita di essere inscatolato, trasportato e restare con noi anche nella nuova vita ci attende dopo il trasloco e perciò se merita lo sforzo di tenergli un posticino anche nel nostro futuro.
Quella del trasloco è una metafora perfetta per i grandi cambiamenti che le vita ci pone davanti. A volte siamo noi a farli capitare altre volte li assecondiamo o, come nel caso del Covid-19, li subiamo. L’aspetto curioso dei cambiamenti è che spesso esiste una correlazione inversa tra la nostra volontà e le opportunità che abbiamo davanti. In altri termini, meno le scelte dipendono dal nostro volere e più ampie sono le potenzialità che queste nascondono. Allo stesso tempo in questi casi di solito impieghiamo molto più tempo a cogliere ciò che di positivo il caso ci sta offrendo proprio perchè, essendo inattesi, questi mutamenti ci trovano impreparati e, nella maggior parte dei casi, istintivamente “resistenti” (l’essere umano è un animale abitudinario).
La pandemia ci ha imposto stravolgimenti che se solo ce li avessero descritti pochi mesi fa li avremmo presi come la sceneggiatura di un film di fantascienza. Se qualcuno alla fine del 2019 ci avesse detto per esempio che tutto il mondo si sarebbe fermato, che gli aerei non avrebbero volato, che tutti saremmo stati chiusi in casa… beh nessuno avrebbe ci creduto.
A proposito di cambiamenti enormi e opportunità, questa situazione e questo tempo ci ha messi di fronte ad una libreria importantissima. Quella in cui gli scaffali sono il tempo della nostra vita e dove noi decidiamo come riempirli. Dallo spazio che si è liberato come conseguenza del non poter fare determinate cose (come andare al ristorante o a fare shopping) abbiamo, ho, toccato con mano quanto tempo dedicavo e a cosa. Al tempo stesso gli scaffali si sono riempiti con altre attività che vanno dal maggior tempo in famiglia, alla lettura ritrovata fino all’impiegare molto più tempo per fare azioni basilare come acquistare il cibo perchè è stato necessario fare le code ma anche stare più attenti e “sanificare” tutto.
Non fermarsi a riflettere su cosa mettere sugli scaffali della libreria del tempo dopo-covid19 sarebbe, a mio avviso, uno spreco enorme. Personalmente ho focalizzato che nella sfera sociale più che i luoghi (come bar e ristoranti) mi è mancato il contenuto ovvero le persone con cui ci andavo e che incontravo, che è più importante la vita sociale rispetto agli eventi sociali. Ho deciso che continuerò a dedicare più tempo all’acquisto di frutta e verdura affinchè sia più sana e sostenibile, magari proveniente dalle fattorie vicino casa anzhicchè riempire frettolosamente un carrello al supermercato con prodotti che vengono da chissà dove, contaminati da chissà quanti fattori lungo la filiera, che tra spostamenti e confezioni necessarie perchè queste avvengano inquinano più di quanto lontanamente si possa immaginare. Continuerò a fare più sport e usare di più la bici per i miei spostamenti rispetto anche ai mezzi pubblici. Mi organizzerò per lavorare di più da casa e trascorrere più tempo con la mia famiglia anzicchè nel tragitto casa lavoro. Probabilmente comprerò più polo e meno giacche e cravatte. La lista potrebbe continuare molto a lungo spaziando fino al tempo da dedicare all’acquisizione di nuove competenze relative al mio ambito professionale e non solo, ma non credo che serva entrare nei dettagli della mia lista. Ognuno farà, volontariamente o meno, le proprie scelte e chiunque abbia una attività imprenditoriale o lavori con responsabilità varie in un’azienda che produce beni e servizi avrà enormi opportunità se interecetterà in anticipo i cambiamenti più diffusi. Allo stesso tempo spero con tutto il cuore che potremo smettere presto di disinfettare tutto ogni secondo e questo serve anche a ricordare, scherzandoci un po’ su (ma non troppo), che non necessariamente nei cambiamenti è tutto meglio. Bisogna osservare, riflettere, comprendere e prendere decisioni consapevoli.