Quante volte, nel bel mezzo di un’intensa giornata di lavoro, vi siete detti: “Basta, io mollo tutto”? Magari avete anche sognato spiagge tropicali e una vita immersa nella natura, anziché un impiego precario in una città caotica e inquinata. Ecco, non siete gli unici. Ma soprattutto, c’è chi ha trasformato un’idea in un progetto reale e ha preparato le valigie per davvero.
A piedi per il mondo – Karl Bushby è partito il primo di novembre del 1998 dal Sud America, ma il suo arrivo previsto per il 2012, è stato posticipato al 2014. Presumibilmente Karl, che ora si trova in Russia, arriverà a casa, a Hull in Inghilterra camminando. Questa è la particolarità della sua impresa, denominata ‘Goliath Expedition’: “Il viaggio di 36mila miglia della durata di 15 anni – scrive Karl sul suo sito – è definito da due regole autoimposte. In primo luogo, a Karl non è permesso di ritornare nel Regno Unito fino a quando Karl non ci arriverà a piedi. In secondo luogo, Karl – continua a scrivere l’autore parlando in terza persona – non userà alcun mezzo di trasporto”.
Nato a Hull, in Inghilterra, nel 1969, Karl è entrato nell’esercito inglese all’età di 16 anni. Per 11 anni ha svolto l’attività di paracadutista, e poi ha deciso di programmare il suo viaggio. A oggi ha percorso circa 17mila miglia tra Cile, Argentina, Perù, Ecuador, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Honduras, El Salvador, Guatemala, Messico, Stati Uniti, Canada, Alaska e ora Russia, dove attualmente è bloccato per via di problemi con i visti di soggiorno. Qui qualche dettaglio in più www.odysseyxxi.com.
Un italiano, un sogno e nessun aereo – 528 giorni, 95450 km e 24 nazioni. Il giro del mondo senza aerei di Carlo Taglia è stato completato il 18 Marzo 2013. A piedi o con i mezzi di trasporto locali questo ex tecnico specializzato in impianti fotovoltaici ha attraversato Nepal, India, Sri Lanka, Malaysia, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Cina, Corea del Sud, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Chile, Argentina, Brazile, Spagna, Francia, Belgio, Germania, Polonia, Ucraina e Russia.
“Non esiste – scrive sul suo blog – uno schema di vita che vada bene per tutti come la società cerca di imporci. Ogni essere umano ha un destino diverso necessario per poter realizzare se stesso. Più si cerca di reprimere questa inevitabile attrazione e più energia negativa verrà attratta nella nostra vita. Solo quando ci libereremo dai freni sociali e dagli attaccamenti lasciandoci trasportare alla deriva senza più opporre nessun tipo di inutile resistenza al nostro destino potremo coglierne la sua essenza più pura e serena”. Terminato il suo primo lungo viaggio, infatti, Carlo ha scritto un libro e poi è ripartito. Per saperne di più – karl-girovagando.blogspot.it
Imprese estreme – Sulla scia di Carlo, anche Danilo. “Adoro misurarmi con me stesso in condizioni psico-fisiche difficili, scoprendo luoghi incontaminati dove la natura fa da padrona, e la vita, per noi esseri umani, è resa quasi impossibile”, scrive sul suo sito internet questo trentenne friulano. Già da giovanissimo appassionato di sport estremi e amante della montagna, Danilo Callegari ha nel dna il senso dell’avventura: tenta di raggiungere luoghi remoti senza mezzi motorizzati, in bicicletta o anche in kayak. In questo momento, dopo 150 giorni di viaggio, sta pedalando verso l’India meridionale, che conta di raggiungere verso la fine di gennaio. Qui il suo sito: danilocallegari.com.
La coppia giramondo – Chiudiamo la nostra lista di ‘viaggi folli’ con il progetto di una coppia di italiani Anna e Paolo, in giro per il mondo con ZoomaX, una barca a vela. L’idea è nata durante una vacanza in Australia, alle isole Whitsundays, dopo l’incontro con una barca a vela italiana giunta fin lì attraverso gli oceani Atlantico e Pacifico. Poi tre anni di preparazione per un progetto che è partito nel 2011 e si concluderà nel 2015. In questi giorni, stanno veleggiando lungo le coste della Nuova Zelanda.
www.sy-zoomax.blogspot.it