“Paure o Passioni? Io quando ho deciso di seguire davvero le mie passioni ho finalmente cambiato vita. Le paure troppo spesso sono state cattive consigliere.”
Giada Carta inizia così a raccontarmi di sé.
Lei, che a diciotto anni stava già lavorando perché voleva essere autonoma e pagarsi danza e teatro, finito il liceo diede ascolto alle sue paure e, nonostante la madre le avesse assicurato il suo appoggio in caso avesse scelto la strada del teatro come professione, eccola matricola alla facoltà di Lingue a Roma.
“Tutti mi ripetevano che le lingue mi sarebbero sempre servite e io credetti che quello sarebbe stato il modo per garantirmi un lavoro sicuro. Così, abbandonate le mie passioni, lasciai la mia Sardegna. I primi due anni in realtà furono stellari: mentre studiavo lavoravo part time come commessa e promoter nel settore beauty. Ma l’equilibrio si ruppe presto: non mi interessava quel che studiavo e così decisi di lasciare l’università. Fu in quel momento che capii per la prima volta che è molto meglio seguire da subito le proprie passioni.”
Lasciati gli studi, il suo part time divenne un full time; da Roma si trasferì a Milano e Giada iniziò la sua carriera: “Passai dall’essere direttrice di un negozio Kiko a essere formatrice per Sephora in tutta Italia. Sentivo che era solo un’attività di passaggio, ma mi impegnavo davvero tanto! Io sono così, anche se non faccio il lavoro dei miei sogni mi impegno.”
Raccontandomi di quegli anni riconosce che furono un periodo di crescita e apprendimento costante, ma con ritmi stressanti e uno stile di vita non in linea con i suoi ideali.
“Via via che passavano gli anni ho iniziato a sopportare sempre meno il dover sottostare ai dettami di una grande multinazionale. Ero a pezzi per lo stress e la stanchezza. Sai la visione poetica del viaggiare per lavoro? In realtà era tutto tranne che poetico: passavo dal negozio alla stazione, e in hotel ero sempre da sola. La stanchezza nemmeno mi permetteva di andare in giro per le città nelle quali ero. Mi mancava il senso del lavoro, il suo significato! E per di più gli sforzi non erano sempre ripagati. Certo Sephora puntava alla bellezza delle donne, e questo è bello, ma io volevo altro, qualcosa in più.”
E così Giada, quando le proposero un nuovo avanzamento di carriera, chiese un aumento di stipendio. L’offerta dell’azienda arrivò, ma inferiore alle sue aspettative e lei allora decise: “Dissi addio alla paura di trovarmi senza un lavoro sicuro e me ne andai. Era dicembre 2015 quando finalmente feci quel passo, ma erano già tre anni anni che avevo chiara la vera questione: sono infelice, come essere felice?”
Mi racconta allora del suo percorso per esplorare i propri talenti da mettere a frutto. “Mi era ormai chiaro che il mio carisma era motivare gli altri. Lo facevo costantemente, anche con le amiche. E a partire da questo mi venne l’idea di combinare le mie nuove passioni: la formazione, il lavoro sull’intuito e la propria parte spirituale, i contatti con donne, la guida di gruppi per la loro crescita e sviluppo.”
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E mentre me lo racconta ci tiene subito a chiarirlo: “Niente fuffa new age! Sono una donna pratica! E ora questa idea si sostiene e bene! E mi sostiene! L’ho realizzata impegnandomi seriamente. Ho iniziato con un percorso di personal branding con Gioia Gottini e poi ho frequentato un master di coaching con l’Accademia della felicità di Francesca Zampone. Lì ho incontrato e conosciuto esempi positivi: Francesca prima di tutto, e poi anche professionisti con storie davvero ispiranti. Questo percorso mi ha fatto uscire dalla mia scatola e così ora eccomi qua nella mia nuova vita.” Giada ora è tornata a vivere nella sua Sardegna, a Oristano, ha creato il programma Soulful Business ed è Soulful Mentor.
“Ora sono felice. Lo stress è un ricordo lontano, il lavoro va ‘alla grande’ sia economicamente sia per quanto riguarda la mia soddisfazione. Sto lasciando nel mondo e nelle donne la traccia che volevo lasciare. Mi sento in linea con i miei valori e i miei desideri, e ho più tempo da dedicare alle persone e alle attività che amo. Vivo nella mia isola dove da anni volevo tornare e posso viaggiare quanto voglio.”
Giada ha molti nuovi progetti per il suo 2018. Da quando ha cambiato vita dice che tutto scorre e le è diventato impossibile non ascoltare la sua voce interiore che prima copriva con la razionalità.
A chi vuole cambiar vita, uscire dalla scatola, seguire le proprie passioni, Giada offre il suo supporto, e le sue clienti, che continuano ad aumentare, sanno di avere a che fare con una donna che parla di cambiamento e libertà a partire dalla sua esperienza personale di trasformazione, e questo fa sicuramente la differenza.
Conoscere Giada è ispirante. E a tutti voi la sua domanda per il suo 2018: “Paure o Passioni? Da chi ti farai guidare quest’anno?”
di Samantha Marcelli