Di loro dicono che si completano in modo magistrale, o meglio che sono un incastro perfetto che permette loro di vedere le cose da diversi punti di vista contemporaneamente: Simona, 39 anni, di Civita Castellana, è creativa e fantasiosa, mentre Valentina, 27 anni, di Taranto, è razionale e positiva. Si sono incontrate ad Amsterdam dove sono arrivate ad un certo punto della loro vita facendo percorsi diversi e dove, alla fine, hanno deciso di fermarsi. Non perché non volessero stare in Italia, ma perché l’amore per la città olandese è stato più forte di ogni legame con le loro origini. La loro passione per Amsterdam e la loro voglia di vivere in questo luogo fa sì che, per Simona e Valentina, qui splenda sempre il sole (anche se non è esattamente così…). In ogni caso quel che è sicuro è che loro non mollano mai le due ruote e che se dovessero descrivere la città userebbero l’immagine di una bicicletta, della libertà di scorrazzarci per le strade.
Vita nuova, lavoro nuovo – “Più che scegliere Amsterdam, è Amsterdam che ha scelto noi, e il nostro incontro casuale si è trasformato nell’inizio di una bella avventura dove abbiamo scommesso su di noi e ci siamo messe in gioco portando avanti qualcosa in cui crediamo”. Sì perché in città Simona e Valentina hanno fondato InsolitAmsterdam (www.insolitamsterdam.com) e organizzano tour e visite guidate personalizzate per far conoscere davvero, a chi lo desidera, un pezzo di Olanda: “Lo dice il nome, ci piace mostrare la Amsterdam “insolita”, lontana dal turismo di massa; ci piace comunicare e condividere la cultura olandese con i nostri ospiti che diventano sempre più spesso nostri amici”. Così chi si affida a loro può scoprire la città più autentica attraverso la cultura, la storia, l’arte, l’architettura, il design, le tradizioni, ma partendo proprio dalla gente di Amsterdam. Una delle idee più originali che Simona e Valentina hanno avuto è quella di preparare per i clienti cene a base di piatti tipici nelle case storiche della città, in compagnia di commensali olandesi. Tra una zuppa di piselli e patate e un dolce a base di cannella e panna, si apprezzano usi e costumi del luogo, si chiacchiera, si ride, si fanno nuove conoscenze: “È un’esperienza più intima – spiegano – per non sentirsi solo uno dei tanti in città, ma una parte di Amsterdam”.
Olandesi sì, ma sempre un po’italiane – Simona e Valentina sono ripartite da zero, due anni fa, in un altro Paese: oggi sono amiche, colleghe, vicine di casa e grate ad Amsterdam di aver dato loro una grande opportunità di vivere e lavorare in una città frizzante e in continua evoluzione. La loro vita è cambiata da prima: “Ora ci vestiamo easy, mangiamo stampot e rozijn-bol e se vogliamo mettere le scarpe con il tacco allora le mettiamo in borsa”. All’Italia pensano e ne sentono la mancanza (soprattutto della famiglia e degli amici), così amano ritrovare le loro origini nelle persone che le vengono a trovare portando l’allegria, la fantasia e l’improvvisazione del Bel Paese, ma anche nel profumo del ragù la domenica mattina, che sembra ancora più buono, quelle volte che capita di tornare a casa.