Vorreste mollare tutto e partire o anche restare dove siete ma cambiare il vostro modo di pensare, di vivere? Come accade spesso in questi casi, per decidersi sul serio serve una piccola spinta da qualcuno o da qualcosa, oppure basta solo sentire che non si è soli, che non si è pazzi a voler sognare, basta qualcuno che ci dica “io l’ho fatto e sono felice, ora provaci anche tu”.
Se vi sentite così e siete alla ricerca di un incoraggiamento, concentratevi su questa lettura: “Matti da sognare – Guida per gli indecisi del Mollo tutto e parto” (www.facebook.com/mattidasognare), un libro edito dal Cenacolo di Ares e uscito lo scorso ottobre. Il nome dell’autore, DoppiaEffe, ne nasconde in realtà due: quelli di EffeMaschio ed EffeFemmina, ovvero Francesco Milazzo e Francesca Vargiu. Lui, 32 anni pugliese, lei, 31 anni sarda, sono una coppia dal 2009, sono entrambi informatici e da un anno vivono a Melbourne. È una volta stabilitisi qui, dopo un periodo trascorso in giro per il mondo, che hanno iniziato seriamente a scrivere la loro storia, o meglio a raccontare come (e perché) tutto ha avuto inizio.
Quando tutto è cominciato: “Circa quattro anni fa ho scelto di vivere per sei mesi in Australia in un momento in cui, in piana crisi economica, avevo perso il lavoro – ci ha raccontato Francesco – Mi sono innamorato subito di questo Paese, ma trascorso il periodo stabilito sono tornato a casa, ho trovato di nuovo un’occupazione e ho conosciuto Francesca. Il sogno di entrambi rimaneva però quello di viaggiare o comunque di andare a lavorare all’estero”.
Francesca continua il racconto: “Ci abbiamo messo un anno per prendere una decisione definitiva e per preparare tutto. Abbiamo iniziato a risparmiare sulle piccole cose come una cena o un nuovo paio di scarpe, abbiamo organizzato un’asta a casa vendendo le nostre cose e distaccandoci sempre di più dall’idea dei soldi. A poco a poco il nostro senso di leggerezza aumentava perché ci rendevamo sempre più conto di quanto le cose di cui eravamo circondati fossero inutili. Il 28 dicembre 2011, infine, siamo partiti per il nostro primo giro del mondo”. Dopo aver viaggiato per 239 giorni, attraversato quattro continenti e sedici Paesi, Francesco e Francesca si sono trasferiti definitivamente a Melbourne.
Il libro – Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare il libro non è il racconto del giro del mondo, ma è un raccolta intima di tutti quei pensieri, di tutte quelle riflessioni (dapprima collezionati sul blog Flip Through The World) che hanno portato i due autori alla decisione di dare una svolta alla loro vita. “La copertina del libro – racconta Francesco – raffigura una gabbia dorata, una delle metafore che abbiamo usato per spiegare come spesso costruiamo la nostra vita su una forma mentis definita a priori dalla società. Uscire dalla gabbia, o dai binari, come abbiamo scritto, per noi ha voluto dire rendersi conto che il concetto della carriera, del successo personale, della lotta per trovare il proprio posto nel mondo, tutti obiettivi che avevamo perseguito fino a quel momento, non ci appartenevano più. Quello che ci interessava era essere felici, fare le cose in cui ci riconoscevamo, seguire la nostra passione più grande, ovvero viaggiare”. Gli fa eco Francesca: “Ho capito che la mia paura non era la routine, ma il fatto di continuare a fare cose considerate da tutti normali, ma che invece normali non lo erano affatto, come quella di stare ore e ore nel traffico per andare al lavoro”.
Se vuoi, puoi – A Melbourne, EffeMaschio ed EffeFemmina hanno di nuovo un lavoro, una casa, ma rispetto alla loro vita in Italia qualcosa è cambiato: “Certo adesso siamo dovuti tornare nei binari, non si può sempre vivere viaggiando, ma ora sappiamo di poter uscire dalla gabbia quando vogliamo. E questo vale per tutti. Ognuno ha le potenzialità per realizzare i propri sogni e la nostra soddisfazione più grande è quella di ricevere i feedback positivi dai lettori perché vuol dire che siamo riusciti a condividere la nostra esperienza, a dare alle persone il coraggio di mettere in discussione la loro vita rinunciando a equilibri e certezze per inseguire i loro desideri”. E qual è il vostro sogno adesso, gli chiediamo alla fine: “Continuare a viaggiare! Abbiamo partecipato a un concorso letterario e abbiamo vinto un altro giro del mondo. L’anno prossimo si parte!”.