Valerio Meregalli, 33 anni, un diploma in Elettronica e Telecomunicazioni, ha lavorato fino a due anni fa come operaio metalmeccanico in un’azienda che produce moduli elettronici. Poi, un giorno, ha deciso che era giunto il momento di cambiare: “Facevo un lavoro molto noioso. Per me gestire questa monotonia stava diventando difficile, davvero logorante”. La scelta, come specifica Valerio, non è ovviamente avvenuta “dall’oggi al domani”, ma è stata frutto di un percorso che l’ha portato a maturare l’esperienza necessaria per decidere non solo di cambiare, ma anche di capire in che direzione andare: spinto da un amico, inizia a interessarsi al tema del fotovoltaico e a fare qualche lavoro di consulenza in questo campo: “ho cominciato a seguire corsi di formazione e convegni, a fare quello che era necessario per avere un know how e conoscere persone del settore. Mi stavo sensibilizzando al tema dell’ecosostenibilità e sondavo il terreno per capire che possibilità ci fossero”.
Con i soldi del licenziamento – Nella mente di Valerio inizia a prendere forma un’idea: un’attività autonoma, legata al commercio di prodotti ecosostenibili Made in Italy; non solo un’attività commerciale, ma un luogo attraverso cui diffondere i valori del riciclo e della sostenibilità ambientale; una sfida, certamente l’inizio di un percorso che l’avrebbe portato molto lontano da quella monotonia che non poteva più sopportare: “Dopo 10 anni passati a fare un lavoro che non mi stimolava avevo un obiettivo prioritario: fare qualcosa che mi piacesse. Prima di guardare i possibili guadagni, cercavo un lavoro che davvero mi appassionasse”. La possibilità di rendere concreata l’idea arriva, a livello economico, quando l’azienda dove lavora Valerio propone ai dipendenti un incentivo per il licenziamento, una discreta somma di “buonuscita”. Per Valerio la proposta rappresenta un’occasione: “Era il mio treno. Mi serviva per permettermi di prendere e sviluppare quello he avevo in testa”. Così Valerio decide di licenziarsi e avviare la sua personalissima attività imprenditoriale.
Eliminate dalla vostra vita le persone che non credono in voi – Le opinioni di chi lo circonda, come ci racconta, non hanno vie di mezzo “Bianco o nero”, ci dice, “A dire la verità, qualche bianco e tanti neri. In questi momenti, anche quando non vogliono esserlo, sono molto rilevanti le opinioni di chi ti sta vicino”; prosegue, “e molte non erano favorevoli. Ma credevo parecchio in quello che stavo facendo, quindi lasciavo parlare chi non mi sosteneva. Come mi disse una volta un docente della Camera di commercio con cui avevo fatto un corso per prepararmi all’avvio dell’attività: la prima cosa che vi succederà è che eliminerete dalla vostra vita le persone che non credono in voi. Aveva ragione.”
L’idea vincente: l’Ecobottega – È così che nasce nel novembre 2011 L’Ecobottega, un e-commerce che propone prodotti ecologici Made in Italy: cosmesi bio, detersivi eco, abbigliamento bio, giochi educativi, complementi d’arredo, borse dal riuso e tanti altri accessori; solo prodotti made in Italy, perché è più facile tracciarne la provenienza e non nascono dubbi sulla salubrità dei materiali di produzione: “È una questione di filiera: si tratta di accorciare il più possibile la distanza tra produttore e consumatore. Il green è un mercato in crescita, per questo si è creata molta speculazione e si vende come ecologico un prodotto che, per esempio, proviene dalla Cina: è chiaro che solo il percorso che fa per arrivare in Italia, lo rende già non ecosostenibile”.
Dal cartellino alla vita da imprenditore – Le giornate di Valerio cambiano radicalmente: cambiano prima di tutto gli orari che diventano irregolari, molto diversi da quelli scanditi dal timbratura del cartellino: “Ci sono giorni che tiri notte e tieni gli occhi aperti fin quando c’è da fare, altri che decidi di staccare completamente”. Cambia anche il rapporto tra vita lavorativa e personale, molto meno definito: “la mia vita è diventata una simbiosi col mio lavoro che va gestita al meglio per evitare che diventi stressante. Ci ho messo un po’ a trovare il giusto equilibrio tra le cose,” prosegue Valerio, “a riuscire ad andare a letto, chiudere gli occhi, rilassarmi e non pensare al lavoro”. Cambiano infine le persone che lo circondano: “Ero entrato in un ambiente dove la gente che frequentavo era appassionata al proprio lavoro e molto preparata; era molto diverso di conseguenza anche lo spessore culturale dei discorsi che facevo, molto differenti da quelli delle pause caffè in azienda”.
Sei tu il capo! – Chiediamo a Valerio quali siano stati nel suo percorso i momenti di maggiore difficoltà: “Sono stati nella fase di avviamento quando capitava che “a fine mese” i conti non tornassero, quando non riuscivo a rispettare il business plan che avevo fatto. Lì ti rendi conto che non puoi chiedere al capo. Sei tu il capo! Sei tu che devi uscire dal problema, trovare una strategia“. Quando invece gli domandiamo quali siano stati al contrario i picchi di entusiasmo, ci racconta un episodio in particolare, legato a quando l’Ecobottega, per un periodo, era diventata anche un negozio fisico, a Vimercate, Mb (strada che Valerio ha poi lasciato perché troppo vincolante a livello gestionale preferendo l’ “agilità” del negozio on line) : “Era arrivato un cliente da Trento, apposta per visitare il mio negozio. Mi aveva fatto davvero piacere, qualcuno che aveva saputo del mio progetto e si era scomodato da così lontano per venire di persona a vedere i prodotti”.
Oggi al negozio on line si è aggiunto anche un blog, un luogo di scambio dove condividere informazioni sul tema ecologia ed eco-sostenibilità, gestito direttamente da Valerio e arricchito dai commenti degli stessi utenti; un portale che conferma il carattere non solo commerciale del progetto, ovvero dove “eco” non è soltanto il prodotto venduto, ma anche un valore di cui l’Ecobottega si vuol fare portatrice.
Vai al sito L’Ecobottega: www.lecobottega.it