Ho ricevuto un regalo davvero particolare. Il biglietto diceva: “Del mio #mollotutto ne ho fatto una birra. Assaggiala e poi chiamami”. Nel pacco una bottiglia che come etichetta ha l’immagine pop di una donna che dice in un megafono #mollotutto. Vista la mia passione per i cambi vita, ed il periodo di carnevale, ho pensato fosse uno scherzo. Ed invece, verificato il mittente – Paola Sorrentino Birrificio Bari-, ho capito che era tutto vero. Così ho assaggiato la birra e l’ho chiamata.
43 anni, nata a Napoli, ma con sangue materno di Como, Paola è arrivata in Puglia alcuni anni fa per lavoro. “Ed è stato subito amore, per la Puglia e per mio marito. Dopo la laurea in Biologia ed alcuni anni in Università avevo dovuto abbandonare il mondo della ricerca per un lavoro più remunerativo e così, entrata in Ifb stroder srl, era iniziata la mia carriera fatta di tanti viaggi grandi soddisfazioni”. Mi racconta dei suoi diciotto anni in questa multinazionale farmaceutica francese con ruoli via via di maggiore responsabilità: “entrai come informatrice farmaceutica ed arrivai ad essere responsabile d’area, prima in Lazio ed in Campania e poi in Puglia, e proprio qui trovai l’amore e mi creai una famiglia”.
E poi? “E poi quando il proprietario dell’azienda è mancato la situazione è cambiata. La nuova proprietà l’anno scorso ha iniziato una politica di uscite incentivate. Ed io, mi son detta, perché no, mollo tutto! anche perché o lo faccio ora o non lo farò mai più”. Mi svela così la sua passione per la Birra Artigianale. “Da anni facevo esperimenti a casa, studiando e mescolando ingredienti, e così pensai che forse era venuto il momento di trasformare questa mia passione, di farla lievitare, crescere”. Ammette che decidere di cambiare identità professionale non fu facile. “Io che ero abituata ad essere apprezzata e stimata professionalmente mi sarei presto ritrovata ad essere l’ultima arrivata in un settore completamente nuovo. Si trattava di ricominciare da zero”.
L’aiuto le venne oltre che dal marito, primo suo sostenitore, anche dall’utilizzo funzionale del percorso di outplacement negoziato al momento dell’uscita dall’azienda. “Fui subito chiara con Isabella Spadaro, la consulente Lhh-Dbm. Non volevo mi aiutasse a rientrare nel farmaceutico, volevo piuttosto strumenti e consigli per diventare un’imprenditrice. Ed Isabella è stata splendida, ha saputo rispondere alle mie richieste, personalizzando davvero il suo supporto ed il mio percorso”. Un percorso che ha riportato Paola anche a scuola, a Perugia, al Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra per perfezionare la sua formazione birraria combinandola con le sue conoscenza scientifiche e tecniche. “Poi, tornata in Puglia, ho iniziato a collaborare con il Mastro Birraio bavarese Oliver Harbeck, da tempo residente ad Ostuni. Ed in estate ho coinvolto mio marito e mia figlia Sofia, che ha sei anni, in una vacanza lavoro in Germania per affinare il gusto delle nuove birre che volevo creare”.
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La produzione è partita nel settembre 2015 con due linee di birra: oltre alla #mollotutto, bionda o rossa, anche la SanNicola 1087, “legata al territorio ed alla sua ricchezza. Il 1087 è l’anno in cui le spoglie del santo arrivarono a Bari”. Paola è entusiasta dei primi risultati della sua start up e sta ultimando i preparativi per la partecipazione al Beer Attraction di Rimini, grande kermesse di settore organizzata da Unionbirrai tra il 20 ed il 23 febbraio. Ha un’agenda fitta di eventi di promozione e un calendario di produzione da rispettare. “E’ tutto nuovo ed appassionante! Ho fatto davvero bene a rischiare”.
Grazie Paola, per il regalo e per questa storia del tuo #mollotutto trasformato in birra! Passerò a Rimini per poterti incontrare.
di Samantha Marcelli