Gli italiani che vanno a vivere all’estero sono sempre di più e, se fino a qualche anno fa lo facevano perché erano scontenti e insoddisfatti del sistema lavorativo italiano, ora a spingerli è la crisi: davanti alla perdita di lavoro o alla chiusura di un’attività, l’alternativa più fattibile è quella di cambiare Paese.
Ce lo racconta Alessandro Castagna, ideatore del sito Voglioviverecosi che da sette anni raccoglie le storie degli italiani che hanno cambiato vita trasferendosi all’estero, quando lo chiamiamo per parlare di Destini Oltre Confine , una nuova piattaforma sbarcata sul web lo scorso novembre.
Il progetto – “Destini oltre confine è il completamento del sito – ci spiega Alessandro – Sentivamo infatti la necessità di avere un canale visivo. Una persona che vive all’estero, oltre che raccontare la sua storia in forma testuale, adesso può anche realizzare un video riprendendosi con la telecamera o il cellulare mentre risponde alle domande che le abbiamo inviato in precedenza. Una volta ricevuta l’intervista ci occupiamo noi di montarla e di postarla sulla piattaforma dove diventa visibile a tutti. Il senso è lo stesso del sito: infondere coraggio tramite testimonianze a chi vorrebbe cambiare vita, ma non ha ancora fatto il primo passo”. Finora sul sito sono stati caricati una quindicina di video di varia durata, ma presto compariranno nuovi contenuti tra cui (ve lo anticipiamo) un racconto di 40 minuti di due ragazzi che hanno fatto il giro del mondo in bicicletta e quello di un pensionato che vive a Phuket. “Tra le persone che hanno realizzato i video c’è chi lo ha fatto per riconoscenza nei nostri confronti, chi per sponsorizzare la propria attività commerciale e chi solo con lo spirito di rendersi utile agli altri fornendo consigli o informazioni”.
Chi parte, dove va e perché – Ne approfittiamo dell’esperienza di Alessandro (Il sito Voglioviverecosì registra 10.000 contatti al giorno e riceve quotidianamente una decina di mail) per parlare ancora un po’ degli italiani all’estero e di quelli che vorrebbero partire. “Fino a qualche anno fa il sogno di molti era la Spagna, ora si pensa a trasferirsi negli Stati Uniti, ottima meta per chi vuole mettersi in gioco dal punto di vista professionale, in Canada, in Australia e ultimamente anche nel Nord Europa dove è più facile muoversi poiché non ci sono i limiti legati ai visti. Se gli informatici trovano terreno fertile a Berlino dove nascono sempre nuove start up, per camerieri, cuochi e sommelier c’è sempre lavoro ovunque”. E quando gli chiediamo se c’è qualche nuovo fenomeno legato all’emigrazione non ha dubbi: “Ci son sempre più anziani che si trasferiscono: le Canarie e l’Andalusia sono le mete prescelte insieme alla Tunisia dove, grazie a un accordo con l’Italia, i pensionati possono continuare a percepire il vitalizio con sgravi fiscali più bassi rispetto a quelli del nostro Paese e dove con gli stessi soldi possono permettersi un tenore di vita decisamente più alto”.