Federica (nella foto) ha 27 anni e vive a Leicester (UK). Lo scorso dicembre 2012, dopo aver conseguito una laurea magistrale in lingue straniere per il commercio internazionale all’Università degli Studi di Verona, ha deciso di partire proprio per la città inglese dove si trova tutt’ora.
Perché hai scelto di partire per l’Inghilterra?
Per il mio primo impiego dopo la laurea stavo cercando di trovare qui un’azienda internazionale, magari con un inserimento all’interno dell’ufficio commerciale, per poter mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli studi universitari. In Italia ho speso parecchio tempo a cercare questo tipo di impiego, ma con scarsi risultati. Da lì la scelta di partire.
Com’è andata la ricerca di lavoro in UK?
La ricerca è andata a buon fine solamente dopo un anno dal mio arrivo, nel frattempo ho lavorato in hotel e ristoranti per migliorare la lingua. Da qualche mese lavoro a tempo pieno in un’azienda tessile che vende prodotti su Amazon.uk, in particolare mi occupo del settore Italia, con il fine di tradurre i prodotti da inserire sul sito Internet e del collaterale client service.
Com’è il salario?
La retribuzione qui è buona, specialmente per un primo impiego qualificato. Sono convinta che in Italia, nello stesso settore lavorativo e con le medesime funzioni aziendali, il mio salario sarebbe comunque inferiore.
Sei soddisfatta della tua scelta?
Nel complesso sono davvero soddisfatta in termini lavorativi della scelta di trasferirmi a vivere all’estero. In particolare qui perché a Leicester il costo della vita mi pare il medesimo della mia città natale, Verona. Esclusi gli affitti che sono sostanzialmente diversi, più alti qui purtroppo a causa della differente tassazione.
Com’è la qualità della vita a Leicester? In confronto con l’Italia come la descriveresti?
In termini di qualità della vita, domanda che spesso mi sento fare da amici e parenti rimasti in Italia, la questione è contrastante: se osserviamo da un punto di vista economico l’Inghilterra offre una certa sicurezza che purtroppo in Italia oggi in pochi hanno. Inoltre, trasporti e burocrazia funzionano molto meglio. Sotto un profilo più pratico mi manca il mio Paese d’origine. Il clima, il cibo, la bellezza delle città d’arte, i paesaggi naturali: tutto ciò fa sì che gli italiani vivano circondati da una bellezza di cui spesso non si rendono conto e che a conti fatti migliora la quotidianità. Altro aspetto negativo del Regno Unito è purtroppo il sistema sanitario; qui non riscontro le stesse attenzioni verso il paziente che vengono offerte in Italia.
Come ti sei mossa all’inizio per il tuo trasferimento?
Prima di partire un’amica che viveva già qui mi aveva consigliato come e dove trovare un appartamento. Dopodiché la ragazza è tornata in Italia e io pian piano ho realizzato i miei obiettivi da sola.
Tornare in Italia. Ci pensi?
Per ora la sfida inglese continua…