Riccardo compirร 52 anni ad agosto. Ora viveย vicino Terni, prima viveva a Roma. La sua nuova vita la vive giร da sedici anni. Mi ha consigliato di contattarlo Marta, una ex collega. ย Mi ha scritto a metร giugno tramite Facebook: ” Riccardo Guglielminetti. Chiamalo. Lavorava in Rai, ma ha lasciato tutto. Da qualche annoย ha un’attivitร in proprio comeย biologo nutrizionista e farmacologo vegetale.”
Il mio pensiero รจ subito stato di grande curiositร : il primo cambio che si รจ giร trasformato in vita vissuta daย alcuni anni. Spesso mi sono chiesta cosa succede a chi cambia vita passato l’entusiasmo iniziale, lo slancio della trasformazione. Cosรฌ l’ho chiamato, senza nemmeno cercare notizie sul web.
Riccardo inizia a raccontarmi della sua assunzione in Rai: il concorso vinto a 23 anni come tecnico dopo la laurea in geologia, nella piรน totale inesperienza e inconsapevolezza giovanile,ย i primi anni interessanti e di costante apprendimento “era tutto nuovo eย divertente” e poi la presa di consapevolezza “della finzione delle luci mediatiche e degli effetti dei prodotti televisivi che partecipavo a creare.”
Ha tanti ricordi ed aneddoti dei suoi tredici anni in Rai, ma tra tutti sceglie di raccontarmene uno particolarmente significativo per lui: “stavamo registrando un servizio in una zona terremotata, ci fu una nuova scossa ed un giornalista esultรฒ entusiasta pensando alla fortuna di averla registrata. Guardai quel giornalista esterrefatto. Continuai a guardarlo, non avevo parole per quella reazione, cosรฌ normale in quel mondo, cosรฌ umanamente inaccettabile. All’inizio quel giornalista rimase quasi scioccato dalla mia reazione, poi per anniย cercรฒ il modo di giustificarsi, ma io in quel momento capii che quella insensibilitร , ma dovrei dire inconsapevolezza, era qualcosa di pericoloso, e mi venne in mente la tragica e meravigliosa frase del Cristo: “perdonali perchรฉ non sanno quello che fanno”. Io perรฒ avevo preso coscienza e dovevo fare altro nella mia vita, per non essere complice.”
Il cambio di vita inizia a prender forma nel 1999 quando Riccardo aveva 36 anni. “Mettere la firma su quella lettera di dimissioni non รจ stato facile, ma io volevo fare qualcosaย in cui credevo, non potevo continuare a lavorare in Rai, mi sarei ammalato. La TV vive ormai spesso delle paure, le crea, le alimenta, ed io che avevo capito che le paure sono una delle cause ed uno dei fattori aggravanti di molteย malattie sentivo l’urgenza di dedicarmiย a qualcosa di costruttivo cheย generasse fiducia e consapevolezza, non paura. La televisione puรฒ essere, ed รจ stataย in realtร ย ai suoi inizi, uno splendido strumento culturale, ma viene oggi usata sempre peggio”.
Riccardo mi racconta della suaย laurea in Biologia della nutrizione, e di quellaย aย Farmaciaย in Scienze e Tecnologie dei prodotti erboristici ed alimentari ed aggiunge, “so che รจ stato grazie a quel lavoro in Rai che ho potutoย capire molte coseย e prepararmi per il mio nuovo lavoro”. Mi dice che le reazioni di allora furono le stesse che ancora oggi le persone hanno quando lo conoscono: “c’รจ chi mi invidia perchรฉ mi crede fortunato o raccomandato, e chi mi crede pazzo. Poi ci sono quelli che provano fastidio, timore o rifiuto, perchรฉ per loro sono la dimostrazione che cambiare รจ possibile e quindi dopo che mi hanno incontrato si sentono come costretti a chiedersi – se lui lo ha fatto perchรฉ io non lo sto facendo?”
Riccardo in questi sedici anni ha continuato a studiare, aggiornarsi, approfondire e lo sta ancora facendo. Alle lauree italiane ha aggiunto quella americana in Scienze Naturopatiche. “Non รจ sempre stato tutto rose e fiori. Ho anche sfiorato il suolo. Ho vissuto anni difficili, economicamente e psicologicamente. Ogni cammino autentico ha salite e discese, e serve impegno nel percorrerlo, ma il malessere che avevo lavorando in Rai non รจ tornato, ed il nostro corpo non mente. Se fossi rimasto lรฌ mi sarei ammalato. Questa nuova vita comporta grandi difficoltร , anche e soprattutto perchรฉ รจ un costante andare controcorrente. Avere la coscienza a posto, perรฒ, non ha prezzo”.
Mi spiega che oggi si dedica agli altri attraverso consulenze personali, e diffonde e promuove una nuova concezione del mondo e della vita anche attraverso conferenze, seminari e lezioni presso istituiti e scuole con cui collabora ormai da anni. Gli chiedo di raccontarmi qualcosa in piรน della sua attivitร di biologo nutrizionista, naturopataย e farmacologo vegetale, ammettendogli di non aver cercato nulla in internet prima di incontrarlo. Mi svela di essere in un certo senso ancora anti social: “Troverai poco su di me nel web. Qualche notizia biografica, ed una conferenza tenuta all’istituto Chiron sul cambio di paradigma dall’entropia alla sintropia.”
Inizia dicendomi che molti saperi antichi oggi vengono riscoperti dalla scienze moderne, in particolare dalla fisica e dalle neuroscienze. Mi parla di geometrie dei frattali, dei nostri tre cervelli, della cronobiologia, dei campi collettivi, della fisica quantistica nella sua interpretazione transazionale e dei potenziali anticipati del cuore.ย Mi mostra le bozze del libro sulla nutrizione evolutiva centrato sul tema del nutrirsi a livello biochimico, energetico, emotivo, mentale e spirituale.ย Poi mi invita a guardare su You Tube il seminario sulla sintropia anticipandomi che il passaggio chiave รจ quello “dall’idea di un mondo che va verso il caos, all’idea di un mondo che evolve, si rigenera e siย ricrea in ogni istante,ย e ciรฒ vale anche per il nostro corpo”.ย Gli prometto che lo guarderรฒ con attenzione, soprattutto per curiositร circa i collegamenti a cui mi accenna tra la fisica quantistica ed il cristianesimo.
Mentre gli lascio i riferimenti della rubrica Cambio Vita di Kongnews, mi dice che alla parola cambio lui preferisce la parola evoluzione: “stiamo tutti evolvendo, seppure con tempi differenti, ma la spintaย evolutivaย รจ in costanteย aumento.ย A noi la scelta tra una spirale negativa di decadimento, e quindi entropica,ย e una spirale positiva di evoluzione, e quindi sintropica. La scelta รจ tra ascoltare i propri condizionamentiย mentali o la voce del nostro intuito, ma sarebbe meglio dire del nostro cuore, che ci spinge sempre a un ampliamentoย nella manifestazione delย nostro potenziale e della nostra consapevolezza. Ciรฒ che ci spinge in una direzione o nell’altra sono soprattuttoย la fiducia o la paura.ย Come diceva il gabbiano Jonathan Livingstoneย alla fine del bellissimo libro di Richard Bach: sono solo un gabbiano, come tutti voi, e mi piace volare. In definitiva bisogna solo prendere coscienza delย nostro potenziale e avere piรน fiducia nella vita.”
Lo saluto con la curiositร di saperne di piรน su tutti queste novitร della scienza eย mi torna alla mente lo slogan di una vecchia pubblicitร “noi siamo scienza, non fantascienza”.ย Mi pare che Riccardo da 16 anni sia proprio questo: scienza, non fantascienza”. Per lui il cambio, pardon, l’evoluzione, pare che sia davvero divenuto parte di un processo di evoluzione, continua e costante, e forse รจ questo quello che accade a chi cambia vita, sa di poter cambiare, ย sa che รจ possibile cambiare e continua a cambiare quando e se necessario per dare senso e significato al suo vivere.
di Samantha Marcelli
2 commenti
Una delle poche cose buone da me fatte รจ aver fatto conoscere Riccardo ad una comunitร di amici che l’hanno saputo apprezzare per il grande che รจ, oramai tanti anni fa! Ric ha un interesse vero e genuino per la salute naturale e non solo รจ biologo, nutrizionista, farmacologo vegetale di comprovata serietร e abilitร ma รจ soprattutto eccezionalmente empatico: questo fa di lui un terapista unico. E non ultimo, per me un GRANDE AMICO (ed ex collega) Complimenti Ric! ๐
Caro Riccardo, innanzitutto un Bravissimo e Complimenti!!!! Magari non ti ricordi di me, giustamente: sono Isabella Pitruzzella grande amica di mamma e papร negli anni 60/70/80. Ero anch’io alla RAI (ora da tanto sono in pensione, anticipata). Renato era mio marito (non c’รจ piรน da due anni) Massimiliano e Roberto hanno sempre chiesto vostre notizie, ma io ne avevo sempre meno. Massimiliano vive a Milano e Roberto a Lussemburgo. Nel caso un giorno uno dei due venisse a Roma con un minimo di tempo, ci piacerebbe tanto venire a trovarti a Terni. Sarebbe bello!!! ciao isabella