VenerdƬ sera, ore 20.00. Suona il cellulare. Guardo chi ĆØ. Segretario Fiom Roma Est, Fabrizio Maramieri.Ā Non lo sento da piĆ¹ di due anni, dall’ultimo incontro per un accordo integrativo in un’azienda che seguivo. Che sarĆ successo?Ā Tra stupore e preoccupazione rispondo, aspettandomi, lo ammetto, qualche domanda su colleghi delle Risorse UmaneĀ o su varie vicende aziendali.Ā Ed invece no, nulla di tutto ciĆ². Eā un regalo: un’altra storia di cambio vita.
“Dopo tutte stĆØ storie di manager che cambiano vita perchĆ© non scrivi anche di Maurizio? Lui faceva il metalmeccanico, ma ora ha aperto Ciacco&Bacco, e ha solo 28 anniā. E cosƬ il lunedƬ mi sono decisa. Pranzo con colleghe al Ciacco&Bacco, in Via dei Ramni 28. Dieci posti a sedere, un’atmosfera accogliente, ogni dettaglio ĆØ curato e ricercato, ma senza spocchiositĆ . Sono in due a servirci. Poi qualcuno lo chiama, cosƬ capisco chi ĆØ Maurizio. Mi gusto un un panino vegetariano, con caciocavallo di Ostuni, pesto di cavolo nero e verdure grigliate. Le mie colleghe non vegetariane scelgono un panino con finocchiona, pere e pecorino ed uno con speck di cinghiale, grana, rucola e limone. Da bere un nero DāAvola Sherazade Donnafugata. Paghiamo, e mentre le colleghe tornano in ufficio io mi presento a Maurizio e gli chiedo se ha voglia di raccontare la sua storia.Ā Sorride e mi dice: “Non ĆØ una gran storia. Ć solo che ho deciso che non volevo trovarmi a lavorare ore ed ore e poi aspettare mesi perchĆ© mi pagassero lo stipendioā.
Inizia cosƬ a raccontarsi.Ā “Dopo Ā il diploma di perito meccanico, anche se sognavo di fare l’universitĆ , fui costretto ad iniziare a lavorare. Tre anni di apprendistato in un’azienda di precisione meccanica, e poi uno in un’azienda di impianti elettrici. Ero trasfertista a Bologna. Lavoravamo fino a quattordici ore al giorno e poi, per farci pagare aspettavamo anche quattro mesiā. Ć stato in questa situazione che Maurizio ha deciso di non aspettare, di scegliere altro. “Ero con la mia fidanzata a Firenze, come me romana. Ci eravamo visti a metĆ strada per stare insieme almeno nel fine settimana. Passeggiando vedevamo quei locali toscani pieni di gente, locande, trattorie, bar con cibi e vini toscani di qualitĆ . E cosƬ mi son detto: ecco quello che farĆ²! AprirĆ² un locale mio. C’ĆØ la crisi ma tutti devono mangiare e perchĆ© allora non farli mangiare bene?”
Tra il dire ed il fare ci sono voluti due mesi. Davvero poco. Ma tanto impegno e dedizione. “Quella settimana costruii una mappa concettuale. Al centro la mia idea, ĆØ tutto intorno scrissi quello che era necessario ed utile fare. Guarda, la conservo quiā. Mi mostra il foglio con la mappa e mentre me lo descrive mi spiega che passo dopo passo ha trovato una soluzione per tutto. Ā La fidanzata Alice ha ideato il nome unendo quello di Ciacco, il personaggio Ā della Divinia Commedia legato alla ghiottoneria, al piĆ¹ noto Bacco. “Il logo invece l’ho creato io. Ore ed ore al computer per trovare una soluzione grafica che mi piacesse. Sono un perfezionista in tuttoā. Dalla madre Gabriella aveva da sempre ricevuto ottimi consigli su cibi e vini di qualitĆ , di suo ci ha aggiunto una ricerca che continua tuttora per le novitĆ che via via introduce nel menĆ¹. “Quel che mangio a casa lo porto nel locale. Per questo ho solo il meglio di tutto. E il meglio va cercato, con curiositĆ e passione. Un giorno, prima ancora di aprire, ero ad Eataly. Vidi un signore che promuoveva Renzini, un’azienda di alta norcineria. Gli raccontai il mio sogno, gli chiesi se aveva voglia e tempo di insegnarmi i suoi segreti. L’idea gli piacque e cosƬ iniziai le mie lezioni private di gastronomia. Poi ci fu la ricerca di un buon pane. Provai diversi forni e poi scelsi uno dei piĆ¹ antichi di Roma. Sai, oggi lavoro forse piĆ¹ di prima, ma lo faccio per me e non mi pesa. Il mio motto ĆØ –l’unico giorno facile, era ieri – frase di un libro che ho letto sui navy sealsā.
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Gli chiedo del locale, di come l’ha trovato. “Via Internet. Pago un affitto alto, ma la zona ĆØ ottima. Qui passano studenti e professori della Sapienza e dipendenti del CNR, ma anche i turisti sono tanti. I francesi si sono appassionati al tiramisĆ¹ alla fragolaā. E mentre insiste nel farmelo assaggiare mi continua a raccontare. āHo usato i miei pochi risparmi e dopo vari tentativi sono riuscito ad ottenere un prestito. Ora a distanza di due anni potrĆ² permettermi anche di assumere una persona in piĆ¹ e cosƬ saremo in tre a lavorarci. Sai, siamo aperti anche la sera, oltre ai panini facciamo taglieri. Ć un impegno costante! Ma sono innamorato di questo locale, e l’amore richiede sacrifici. A volte sogno in grande: altri Ciacco&Bacco in Italia e nel Mondo. Lo so, sembro pazzo, ma penso che bisogna puntare in alto per ottenere risultati, poi se ce la faccio, meglio!”
Grazie Fabrizio per questo contatto. SƬ, hai ragione tu: ānon solo i manager cambiano vitaā. E Maurizio, con creativitĆ , curiositĆ , impegno e dedizione ha cambiato la sua vita e ha anche promesso che sarĆ un buon datore di lavoro.
E grazie Maurizio Calvio, ottimo il tiramisĆ¹ alla fragola. Ā Aspettiamo tutti di vedere nella tua tua pagina Facebook, la mappa del tuo nuovo sogno: Ciacco&Bacco in Italia e nel Mondo.
di Samantha MarcelliĀ