Rendere significativi degli oggetti ordinari, degli “scarti” della natura, sfruttando il loro potere simbolico. È questa l’idea creativa di Diego Senziani, un tempo manager, oggi imprendi-autore e creatore del primo e-commerce narrativo.
Dopo aver lavorato 15 anni in una società di ricerca e selezione del personale, Diego ha deciso di trasformare una semplice passione in un’occupazione a tempo pieno. “A seguito della crisi, c’è stata una ristrutturazione della società e io, che ero dirigente, sono stato tra i primi a passare sotto la mannaia dei tagli aziendali – spiega – Quello è stato per me un momento di riflessione: continuare ancora nel settore delle Risorse Umane o puntare sull’originalità? Ed è stato allora che mi è venuta questa idea che, tra l’altro, era un hobby che coltivavo già da tempo: passeggiare in spiaggia, cercando legni alla deriva. In Italia è una cosa nuova, ma all’estero è un fenomeno creativo abbastanza diffuso chiamato Driftwood art”.
Il Driftwood è una land art, una forma d’arte abbastanza quotata, specie negli Stati Uniti. Esistono artisti che utilizzano legni spiaggiati, trasformati e levigati dalla forza delle onde e delle intemperie, e li trasformano in oggetti di interior design, dando vita alla Driftwood Naturemade. Nella Driftwood Handmade, invece, i legnetti vengono assemblati per produrre creazioni artistiche. “Quello che ho fatto io è cercare questi legnetti senza manometterli; prenderli così come sono con le loro forme zoomorfe e le loro figure fantastiche – precisa Diego – Mantengo il design della natura senza alcun tipo di lavorazione ulteriore, al massimo li ripulisco e li vernicio con l’olio per evidenziare certe caratteristiche. Sono l’unico che raccoglie dei legni che abbiano già una forma geomorfa”.
Ma il progetto dei Woodys non si limita alla semplice raccolta di legni alla deriva. Diego ha deciso di intraprendere un percorso di storytelling. Gli anima-legnetti, come lui stesso li definisce, sono creazioni già inventate e scolpite da Madre Natura, ma per farli vivere, per trasformarli in personaggi bisogna animarli con una storia. “Passare alla narrazione è abbastanza facile. Dopotutto mi richiamo ad un esperimento fatto da Collodi tempo fa. Bisogna lasciarsi ispirare da un ciocco di legno e vederci qualcosa di diverso, ma è attraverso la storia che si crea l’oggetto. È un driftwood narrativo, perché gli oggetti prendono forma attraverso la storia”.
Si cerca così di prendere forme che abbiano in sé una simbologia naturale e stimolare la fantasia non solo visiva, ma anche narrativa ed espressiva. “Non è l’artista che li ha fatti diventare tali; si sfrutta il disegno della natura che simbolizza un valore, ad esempio, il pesceluna simboleggia l’unità dell’amore e da lì ho creato un prodotto narrativo come la t-shirt o lo stampo in creta – racconta – L’idea è quella di fare dei regali emotivi, autentici formati da un libro (n.d.r. Woodys – storie di original interior design) più prodotto narrativo”.
Chiunque può diventare scopritore di un anima-legnetto ed autore delle loro storie? Sembrerebbe proprio di sì, tanto che sulla pagina Facebook Diego ha creato una community con l’intento di esortare il recupero della creatività, “Capita spesso che gli adulti fatichino a vedere una potenzialità interessante”, in cui si chiede alle persone di fotografare e far vivere un proprio anima-legnetto, “Con le parole potrai istoriare il legno, come fossi uno scultore narrativo” si legge sul sito (www.gioiellidinatura.it).
Per il momento il libro è costituito da dodici woodys, ognuno con la propria storia, ma il progetto di Diego è un work in progress, “Ne ho altri trenta che non hanno prodotti narrativi; creo la storia e li vendo in originale – confessa – Inoltre in cantina ne ho ancora una cinquantina”.
Ma quali sono i progetti futuri per queste originali opere di arte figurativa? “Fare un ebook con uno, due o tre scrittori esordienti che diano la propria interpretazione della storia dell’anima-legnetto. Ognuno può vedere ciò che vuole attraverso la varie forme”.