“Quando lavori per tanti anni per un grande marchio come Chanel uscirne è difficile. In un attimo perdi tutte le tue sicurezze. Ma io volevo capire chi ero davvero, oltre ogni apparenza, così mi sono decisa a cambiar vita.” Maria Cristina Giorgetti è una ex-collega di Manuela Malvasio, la donna Chanel che ora è Nella Cioccolata. Insieme per anni avevano condiviso l’esperienza magica di lavorare per Chanel.
“Si, lei era al merchandising io alla formazione. Ci ero entrata dopo un’esperienza come commessa. In realtà il mio sogno dopo la maturità artistica era di fare la restauratrice, ma per varie vicissitudini mi ritrovai a fare la commessa e a frequentare di sera la scuola di estetica. Poi andai ad un corso sui nuovi prodotti Chanel e li’ mi proposero un colloquio per occuparmi della formazione. Accettai emozionata e preoccupata. E da subito fu come vivere in un sogno. Ricordo il momento in cui partii per la prima volta per Parigi. Non sapevo cosa mettere in valigia. Poi il partire divenne normale, ma sempre entusiasmante. Viaggiavo tantissimo! E dovunque arrivassi l’accoglienza era superlativa. Certo, per loro rappresentavo Chanel”.
Mi racconta così dell’effetto di un marchio sugli interlocutori. “Era tutto facile. A me era solo richiesto di essere impeccabile. Tutto il resto veniva da se’”. E poi? “E poi cambiai io. Lavorare con un grande marchio è arricchente, certo, ma ti svuota. Avevo dedicato anima e corpo a Chanel ed era stato bellissimo, ma con il passare del tempo avevo perso qualcosa di me. Chi ero davvero?”. Furono le parole di suo padre a smuoverla e darle la spinta decisiva. ”Un giorno in cui ero davvero confusa mi disse -Ricordati che sei una Giorgetti- e così mi risvegliai. Non mi aveva messo al mondo Chanel, ma mamma e papà Giorgetti! È così diedi le dimissioni. Per iniziare accettai di fare la responsabile di una profumeria e così conobbi il “Guru” della profumeria italiana, per me un maestro, Roberto Marabese, con il quale in seguito mi sono occupata della distribuzione di un nuovo prodotto in Italia, Ahava. E lo scorso anno, finalmente, ho raggiunto il mio obiettivo: un’attività tutta mia, una profumeria con cabina estetica, in cui offrire la mia consulenza”.
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L’ho incontrata li’ nel suo negozio, Altodigamma, a Gallarate, insieme alla Sua collaboratrice Monica Barbieri, anche lei con una grande esperienza di profumeria tradizionale. Maria Cristina lo stile Chanel lo porta ancora addosso: il bianco e il nero, quell’eleganza naturale ed allo stesso tempo impeccabile, quella cura per il dettaglio. “Certo, tutto quello che ho imparato di buono non l’ho cancellato, anzi! È’proprio il mio obiettivo: scegliere e consigliare il meglio di tutto. Andando oltre quel che dice la pubblicità! Perché quello che conta è l’effetto di un prodotto non tanto il suo marchio.” Mi spiega che questa scelta a breve termine può sembrare perdente, ma alla fine è la sola vincente. “Capita che alcune clienti vogliano un prodotto solo per la marca e se non le accontento se ne vanno. Ma quelle che accettano il mio consiglio ben presto capiscono la differenza, perché sperimentano gli effetti. Contano le caratteristiche del prodotto non la bellezza della sua pubblicità !”. Poi mi illustra i prodotti .”Li ho scelti anche in base ai sistemi di produzione. Spesso infatti non ci chiediamo da dove vengono, da chi e come sono stati fatti i prodotti di bellezza che usiamo, ed invece è fondamentale saperlo! Estetica ed etica per me sono unite!”
Esco dal negozio con due superprodotti: un Liquid Dead Sea Salt Ahava ed un Egf Serum Bioeffects. le loro storie sono molto interessanti, ora sono davvero curiosa di sperimentarne gli effetti.
Grazie Maria Cristina. Bello questo tuo cambio per ritrovar te stessa, unire estetica ed etica, e scegliere solo il meglio, con o senza marchio.
di Samantha Marcelli
1 commento
Che Grandi Verità Ogni Azienda ha le Persone, ma sono la persone che fanno grandi le Aziende. Poi ci sono le persone che in maniera Parassitaria sono protette da grandi Marchi, e senza di questi possono Vendere solo Stracci, chi vuol Intendere Intenda il resto e come le nuvole una volta che il vento le spazza via non sono nemmeno ricordate come Ombre!