Sarà capitato a tutti i genitori di vedere accumulati nelle ceste o sulle mensole giocattoli che, anziché “far giocare i bambini”, si riducono a soprammobili “acchiappapolvere”. Alcuni nuovi, altri usati pochissime volte, molto spesso questi oggetti diventano vittime delle mode che corrono troppo veloci e di un consumismo dilagante.
L’app. Eppure, una soluzione per evitare questo spreco di risorse e dare nuova vita ai giocattoli c’è e la fornisce la app Xtribe che, grazie a un geomarketplace, permette a commercianti, privati e professionisti di vendere (oltre che di noleggiare e barattare) i loro prodotti e servizi a persone che si trovano nelle vicinanze. La categoria dei giocattoli presente sulla app è stata protagonista dal 2015 al 2019 di un costante aumento dell’inserimento degli annunci, che sono più che triplicati.
I dati. Se, infatti nel 2015 le inserzioni per vendere, noleggiare o scambiare un gioco avevano subito un incremento del +10%, alla fine del 2019 hanno segnato +35%. “Attraverso un sistema di geolocalizzazione, la nostra app mette in contatto persone che si trovano nelle vicinanze, consentendo loro di fare affari o nel negozio sotto casa, evitando di ricorrere all’e-commerce, oppure di acquistare da privati che mettono a disposizione oggetti che non usano più – spiega Mattia Sistigu, co-fondatore di Xtribe – La categoria dei giocattoli è emblematica perchè è normale che i bambini, crescendo, cambino interessi ed esigenze.”
“Ma perchè allora non concedere una seconda chance a giocattoli usati per così poco tempo? Soprattutto negli scambi tra privati questo diventa possibile in modo molto semplice e veloce su Xtribe: una volta trovato il giocattolo desiderato, si prendono direttamente accordi per incontrarsi e finalizzare l’acquisto, utilizzando una chat interna. Con l’opzione del baratto, inoltre, si abbattono completamente gli sprechi con un incontro perfetto tra domanda e offerta reciproche”.
Da un’analisi sui 700.000 download di Xtribe è emerso proprio che negli ultimi 3 anni è aumentata la tendenza a ricorrere alla modalità baratto: nel 2017 l’incremento è stato del +25%, per assestarsi al +30% nel 2018 e nel 2019. Di pari passo, man mano che il mercato digitale di Xtribe si popolava di offerte di giocattoli, sono aumentate anche le ricerche in questa categoria, passando dal +10% nel 2016 al +25% nel 2019. Questa “forma di pagamento”, alternativa alla vendita, non solo si traduce in un vantaggio per il portafoglio ma ha anche un impatto ambientale positivo. “Nella maggior parte dei casi i giocattoli sono realizzati in plastica e il loro smaltimento risulta molto inquinante. Lo scambio tra privati allunga la vita dei giochi e questa dinamica, moltiplicata per migliaia di utenti, può avere un impatto tangibile sia sull’ambiente sia sul commercio di prossimità”.
Oltre a favorire l’economia circolare e un consumo eticamente sostenibile, la app Xtribe infatti incentiva gli acquisti nei negozi sotto casa, mostrando quello più vicino dove acquistare il giocattolo tanto desiderato, senza dover ricorrere all’e-commerce. In questo modo le attività commerciali locali vengono promosse e gli acquisti diventano più consapevoli, abbassando la percentuale dei resi: “Non tutti ci pensano, ma il commercio online da questo punto di vista è molto più inquinante di quello fisico. Ogni volta che si effettua un acquisto online si aziona la gigantesca macchina dei corrieri, che molto spesso viene sovraccaricata, anche a causa di politiche dei resi molto semplici, che di certo non favoriscono acquisti ben ragionati, come quelli in negozio”.