Passeggiando fra i padiglioni della Fiera di Berlino in occasione di Ifa, la più grande kermesse europea per l’elettronica di consumo, una domanda sorge spontanea: chi sono, e quanti sono, i fortunati che si possono permettere un televisore da 10mila euro, una soundbar da 999 euro o un frigorifero connesso e intelligente che arriva a 3.500 euro? Pochi, pochissimi. Ma il mondo delle “technical consumer goods”, così come le definisce la società di ricerca Gfk, è fatto anche da prodotti pensati per il mass market, che di euro ne costano poche centinaia (con ovvie limitazioni di prestazioni, funzionalità e qualità dei materiali rispetto ai prodotti premium) ma contribuiscono a sviluppare un mercato enorme.
Il 40% delle vendite a valore arriva dagli smartphone. Gli analisti stimano infatti per l’intero 2019 un fatturato complessivo su scala mondiale di 1,01 trilioni di euro, in flessione dello 0,2% rispetto al consuntivo dell’anno passato. Nel computo della cifra sono compresi i personal computer, che nella prima dell’anno in corso hanno segnato una leggera decrescita (-1,5% a valore) per complessivi oltre 23 miliardi di euro, e soprattutto gli smartphone. Fra gennaio e giugno, infatti, le vendite di telefonini intelligenti hanno raggiunto quota 210 miliardi di euro a livello mondiale e a fine anno dovrebbero arrivare a pesare sul 43% a valore dell’intero mercato delle “technical consumer goods”, sfruttando in alcuni mercati (vedi la Corea del Sud) la disponibilità delle reti e dei servizi 5G. Nei primi sei mesi dell’anno corrente, Gfk ha registrato inoltre una tendenza interessante delle vendite online, salite a complessivi 80 miliardi di euro: quale? I primi rallentamenti nella crescita dell’e-commerce in alcuni mercati maturi come Cina e Germania. L’Italia, da questo punto di vista, non rischia rallentamenti, considerati i margini di sviluppo ancora importanti per l’e-shopping.
TV in calo nonostante il 4K. Arriva a 44 miliardi di euro, su scala mondiale, il fatturato del comparto dei televisori nei primi sei mesi del 2019, un andamento negativo anno su anno dell’8% che si spiega anche con il forte incremento delle vendite registrato nel 2018 per i Mondiali di calcio FIFA. Per l’intero anno, GfK prevede un venduto di 210 milioni di dispositivi, con una flessione del 2% rispetto allo scorso anno. La Cina si conferma il primo mercato a livello mondiale, con un fatturato totale di quasi 8,5 miliardi di euro (in discesa del 12%), seguita da vicino dall’Europa occidentale, mentre l’Italia ha registrato nei primi sei mesi una frenata sia a valore (-4%) sia a volumi (-1,6%). Nel primo semestre 2019, hanno registrato ottimi risultati i modelli con caratteristiche premium, vedi i pannelli a risoluzione 4K, che rappresentano il 73% del mercato a valore, e i Tv grande formato (i formati sopra i 55 pollici rappresentano quasi la metà del fatturato totale).
Piccoli e grandi elettrodomestici sono in salute. Al giro di boa di metà 2019, il comparto in cui rientrano i prodotti per l’aspirazione, la preparazione del cibo e di bevande calde, il trattamento dell’aria e i rasoi ha chiuso con una crescita del 9,3%, per un fatturato complessivo di 24,3 miliardi di euro. Hanno brillato, in particolare, le vendite di aspirapolvere senza filo (in crescita del 27%) mentre l’Asia Pacifico è la regione che nel primo semestre ha evidenziato l’incremento di domanda più sostenuto, con un balzo in avanti degli acquisti del 21% anno su anno e un controvalore di 5,8 miliardi di euro (il mercato italiano è salito invece dell’8% a quota 609 milioni di euro. Il mercato dei grandi elettrodomestici (prodotti da incasso, per il lavaggio e asciugatura e dispositivi per la cottura dei cibi) corre meno veloce, crescendo a valore solo del 2,7% nei primi sei mesi ma su base annua inciderà per circa 182 miliardi di euro sul business delle technical consumer good a livello mondiale, con una crescita del 2% rispetto al 2018. Guardando alle diverse aree geografiche, spiccano le prestazioni di Brasile (+13%) e India (+10%) mentre è negativo del 6% il bilancio delle vendite in Cina (dato che ha condizionato in modo evidente il rallentamento generale del comparto). In Italia si viaggia a incrementi a valore dell’1,9%, per un fatturato che nei primi sei mesi ha superato gli 1,4 miliardi di euro.
Il settore audio corre a cavallo della musica liquida. Secondo le rilevazioni GfK, è il comparto che da gennaio a giugno ha conosciuto i risultati migliori: 7,9 miliardi di euro a livello globale è il dato relativo al fatturato, cresciuto nel raffronto con il primo semestre dello scorso anno del 15%. Le buone notizie per gli attori dell’audio non finiscono però qui, in considerazione del fatto che vi sono ancora interessanti margini di aumento della domanda, grazie soprattutto alla diffusione di altoparlanti, cuffie e auricolari wireless con assistenti vocali incorporati e la predisposizione dei consumatori all’ascolto della musica in modalità liquida, in streaming o accedendo alle librerie archiviate in locale sul proprio dispositivo e senza l’utilizzo di supporto fisico.