Negli ultimi anni la rivoluzione tecnologica ha cambiato rapidamente prodotti e servizi, che non sono più quelli di una volta, sia nelle componenti tecniche che nel modo in cui vengono offerti o come li utilizziamo nella nostra esperienza di consumatori. Prenotare un viaggio, effettuare un bonifico, viaggiare e trovare una località, fare una diagnosi medica sono stati fortemente influenzati dalle nuove tecnologie digitali. Iniziamo con questo numero un approfondimento di case history di aziende che si stanno confrontando con l’introduzione di tecnologie robotiche o di Intelligenza Artificiale anche nella gestione delle Risorse Umane. I case history sono tratti dal Secondo rapporto 2019 su Robot, Intelligenza artificiale e lavoro in Italia, promosso da AIDP e LabLow e curato da Doxa.
I casi di studio avevano l’obiettivo di esplorare il fenomeno dell’AI e la sua pervasività nei processi HR, nei quali si stanno diffondendo sistemi di intelligenza artificiale, in particolar modo sistemi di advance analytics e machine learning, che offrono nuove opportunità e vantaggi a chi si occupa della gestione del personale. In particolare, gli algoritmi nei processi HR aiutano ad analizzare in modo più puntuale e rapido grandi quantità di dati, ottimizzano lavori altamente ripetitivi e di basso valore aggiunto e aiutano i professionisti HR a prendere decisioni più puntuali e ad oggettivare la gestione dei singoli dipendenti. Il livello di diffusione di queste applicazioni non è ancora così elevato, anche se ci sono diversi casi interessanti che mettono in luce alcune delle potenzialità di questi nuovi strumenti, alcuni dei quali sono stati da noi intercettati e verranno trattati a partire da questo numero. Ci riferiamo a Mondadori Group, Istituto Italiano di Tecnologia, Monster Italia, SAS, Intesa Sanpaolo, Enel e Unilever.
Il primo caso, Mondadori, è possibile raccontarlo grazie all’intervista a Andrea Camera e Marcello Chierici. Mondadori è il primo editore italiano di libri e magazine, leader anche nell’editoria digitale con una audience di circa 30 milioni di utenti unici al mese. Mondadori conta 2500dipendenti in Italia nelle seguenti aree: Area periodici, Area libri e Area Education. Mondadori inoltre opera nel settore del retail con 30 punti vendita diretti e circa 500 in franchising. Infine, l’azienda è attiva nel mercato dei libri d’arte, monografie celebrative on demand, cataloghi e nella gestione di poli museali. Mondadori ha sviluppato, in collaborazione con Monster, un’interessante ed importante esperienza per la selezione di nuovi editor tra i candidati millennial. Si tratta del primo Hackathon del Gruppo Mondadori che si costituisce per essere un’esperienza senz’altro innovativa nel mondo dell’editoria. Mondadori ha sviluppato una campagna digitale di promozione e reclutamento che ha generato in sole tre settimane circa 300mila impressions e permesso di raccogliere 4200 candidature online per la partecipazione all’Hackaton.
Da questo iniziale bacino sono stati successivamente selezionati gli 80 partecipanti attraverso iniziative di gamification e oltre 800 video-interviste. L’Edithon (così come è stato chiamato) ha visto coinvolti gli 80 ragazzi “under 30” che sono stati suddivisi in otto gruppi, sei per l’area trade e due per quella educational. I candidati hanno lavorato per cinque ore consecutive a dei progetti, dando sfoggio delle proprie abilità e competenze sotto lo sguardo attendo degli editor e dei due team HR, quello di Mondadori e quello di Monster. Allo scadere dei termini previsti, i candidati sono stati chiamati a presentare i progetti. L’utilizzo degli Hackathon nei processi di selezione sta diventando sempre più diffuso nei contesti organizzativi poiché permette alle persone di far emergere, oltre a titoli e competenze, anche la propria personalità e il metodo di lavoro.
Per quanto riguarda lo sviluppo di sistemi AI nella DRUO, Mondadori pensa di iniziare a gestire parte dei processi con AI system based non prima del secondo semestre del 2020 e di optare per una modalità diversa di applicazione di AI rispetto ad altre realtà organizzative. Nel contesto organizzativo di Mondadori viene infatti premiato il lavoro creativo dei contenuti e in contesti come questo è importante chiedersi quale ambito sia più favorevole all’introduzione di soluzioni di AI. “Le macchine sono degli enabler, dei facilitatori, ma non possono sostituire gli esseri umani nella presa di decisione.”, dicono Chierici e Camera, convinti che le Direzioni del Personale si sono trovate coinvolte in una serie di cambiamenti emblematici e che debbano essere messe nelle condizioni di poter elaborare people strategy funzionali al proprio obiettivo e al business in cui operano. Avere un set di dati manovrabili con più facilità, cosa che gli algoritmi basati su AI permettono, dovrebbe aiutare la DRU ad essere partner del Business e al raggiungimento di obiettivi strategici.
1 commento
[…] Tecnologie, come si confrontano le grandi aziende con l’Intelligenza Artificiale nella gestione de… […]