Per avere la capacità di connetterci dobbiamo sviluppare due competenze: saperne di tecnologia quanto basta per saper usare il digitale a nostro favore e sviluppare la nostra intelligenza emotiva per farlo. L’unione delle due in questo contesto la chiameremo “social agility”: saper usare i social online per creare comunity online e saperle trasformare in vantaggi offline nel mondo fisico in cui viviamo sia esso in campagna, in un paese o in una grande città.
I quattro miti del passato non possono più fungere da pilastri per il tempio della nostra sopravvivenza, non possiamo più demandare ai falsi miti la responsabilità di sostenere il mondo in cui abbiamo creduto fino ad oggi. Alzare quella che viene definita “accountability”, ovvero la responsabilità per sé stessi, diventa una mossa non solo strategica ma inevitabile.
L’assunzione di responsabilità per lo sviluppo delle competenze che la scuola non fornisce, per lo sviluppo del paese che i governi non promuovono, per il lavoro che le aziende non garantiscono e per il supporto che la famiglia non è in grado di darci, diventa fondamentale. La tecnologia ci aiuta a costruire un nuovo concetto di comunità. Non possiamo arrestare la tecnologia ne ettichettarla come buona o cattiva. L’innovazione fa semplicemente parte del mondo nuovo (VUCA) che stiamo vivendo e se ci scrolliamo di dosso i falsi miti questo mondo possiamo costruirlo a nostro beneficio.