Negozi eco-compatibili che consentano di esprimere la propria individualità attraverso prodotti personalizzati, consigli e strumenti digitali. È quanto emerge dal nuovo studio “Il Negozio del Futuro in Italia”, commissionato a Ipsos da Axis Communications. Circa il 40% degli intervistati indica l’ecologia o la personalizzazione dei prodotti come innovazioni prioritarie per i prossimi anni.
Negozio fisico o sito online? Lo store del domani dovrà anche offrire alcuni dei vantaggi tipici del canale online. Quali? Ad esempio, la possibilità di risparmiare tempo attraverso aree di ritiro degli ordini online (priorità per il 19% dei clienti) o la presenza di casse mobili (17%), – rileva Ipsos – ma sempre mantenendo la dimensione umana e un’atmosfera piacevole, in particolare grazie alla musica che migliora l’esperienza di acquisto per il 75% degli intervistati.
Tutte le sfumature del phygital. I risultati della ricerca confermano il consolidarsi della multicanalità come modalità di scelta e acquisto, ma con una preferenza ancora marcata per il punto vendita fisico. Ben il 57% degli intervistati ha dichiarato che il negozio fisico e il sito internet sono complementari, quasi un italiano su tre (33%) preferisce invece il negozio fisico. C’è solo, infine, un 10% che predilige fare acquisti online.
Il negozio fisico – spiega Ipsos – viene apprezzato per l’immediatezza della fruizione del bene (86%), per la possibilità di vedere, toccare e provare il prodotto (85%), per la consulenza fornita dal personale di vendita (79%), con il quale si possono stabilire relazioni, e per l’assenza di costi di spedizione. Il canale online viene invece più spesso utilizzato da chi non ha necessità o voglia di stabilire contatti umani (70%). All’online – si legge nella nota di Ipsos – viene poi attribuita una più ampia offerta (62%), la disponibilità di informazioni e la possibilità di risparmiare tempo (62%).
Un momento di svago. Se alla domanda del motivo per cui ci si reca in un negozio, il 71% ha risposto con la motivazione più che ovvia di effettuare l’acquisto, interessante – precisa Ipsos – è soffermarsi sulle percentuali di altri rispondenti. Il 36% considera la visita in negozio un’occasione per raccogliere informazioni, facendo un sopralluogo, il 18% lo ritiene invece un momento di svago. Ed è proprio anche sul concetto di divertimento che si possono aprire nuovi scenari per il retail nazionale.
Il cosiddetto showrooming è vissuto anche come attività di intrattenimento, soprattutto tra le generazioni più giovani. Prendendo in esame lo spaccato generazionale infatti, sale al 27% la percentuale degli intervistati appartenenti alla Generazione Z (18-24 anni) per i quali il tempo trascorso in negozio è soprattutto un momento di piacere e divertimento. Tale percezione – aggiunge Ipsos – rappresenta un’opportunità per i retailer di attrarre gli acquirenti e indurli all’acquisto, capitalizzando sul ruolo del personale di vendita e individuando nuove dinamiche di interazione per la prova di prodotto.
Le aspettative. Gli acquirenti del futuro – si legge ancora – cercheranno nello shopping il divertimento ma con un’attenzione importante per il rispetto dell’ambiente, della natura e per l’origine del prodotto. Il 78%, infatti, ha dichiarato di essere preoccupato per la questione ambientale e il 73% afferma di fare attenzione alla provenienza dei prodotti.
La personalizzazione. Cresce sempre di più, la voglia di non omologarsi grazie ad articoli personalizzati e originali. – prosegue Ipsos – Il 74% dei clienti retail coinvolti nell’indagine ha dichiarato di voler avere uno stile del tutto personale senza assomigliare agli altri. Un desiderio molto diffuso soprattutto fra i più giovani che apprezzano la possibilità di essere coinvolti in prima persona nella creazione di un articolo, addirittura attraverso concorsi indetti da designer e stilisti o con l’ausilio di stampanti 3D.
Da Shopping Experience a Human Experience. L’aspettativa principale del cliente è quella di vivere il momento della visita e dell’acquisto sul punto vendita in maniera più rilassata e personale. – spiega Ipsos – L’82% degli intervistati considera l’atmosfera generale un elemento importante sentirsi in totale comfort all’interno del punto vendita. Un ambiente accogliente che vede nella musica un asset decisivo: ben 3 intervistati su 4 dichiarano che una musica adatta ai propri gusti contribuisca a rendere l’esperienza nel negozio positiva.
Il negozio del futuro. Lo store del futuro non potrà, ovviamente, prescindere dall’innovazione tecnologica. – conclude Ipsos – Strumenti per prove prodotto più immersive, soluzioni di gestione dei momenti di picco dell’affluenza e opzioni di check-out intelligenti rappresenteranno certamente fattori importanti su cui costruire un’accoglienza e consulenza personalizzata, in cui l’armonia degli spazi e il contatto umano rivestono un ruolo fondamentale.