Dato che la maggior parte di noi oggi vive in isolamento a casa, viene da chiederci come potrebbe essere un mondo post-coronavirus. Ci sono molte incognite su come il mondo si trasformerà dopo che avremo finalmente messo sotto controllo il COVID-19, ma è estremamente improbabile che le cose tornino esattamente com’erano prima. È probabile invece che i nostri luoghi di lavoro cambino, e con essi le competenze che le aziende richiederanno. Vediamo insieme quali saranno le competenze professionali che probabilmente saranno molto richieste nel mondo che ci aspetta.
Adattabilità e flessibilità. Una cosa è certa: il modo in cui le aziende operano e lavorano cambierà. Il mondo stava già mutando rapidamente, ma la pandemia ha accelerato questo processo. Ci saranno pochi posti di lavoro “a vita”. Chi avrà successo in un mondo post-coronavirus dovrà essere in grado di adattarsi a contesti di lavoro in continua evoluzione, e avere la capacità di aggiornare e rinfrescare continuamente le proprie competenze.
Risparmio tecnologico. Uno dei modi migliori per prepararsi ad un mondo post-coronavirus è quello di acquisire solide competenze tecnologiche. La pandemia COVID-19 sta accelerando le trasformazioni digitali nelle aziende che stanno cercando di diventare più resistenti a future epidemie e disfunzioni. La realtà è che le tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, i Big Data, l’Internet delle cose, la realtà virtuale e aumentata e la robotica renderanno le aziende più resistenti alle pandemie future, e chiunque possa aiutare le aziende a sfruttare adeguatamente queste tecnologie si troverà in un’ottima posizione. Sia che lavoriate in una fabbrica o in un ufficio di contabilità nel mondo post-coronavirus, dovrete essere a vostro agio con questi strumenti tecnologici, oltre che essere in grado di “coabitare” con loro in modo efficace.
Creatività e innovazione. Abbiamo già visto l’importanza della creatività e dell’innovazione durante la recente pandemia. Le aziende che sono state in grado di trovare il modo di fornire servizi in modo virtuale (come hanno fatto molti operatori sanitari) o di passare rapidamente a nuovi prodotti (come Mercedes F1 che sono passate dalla produzione di auto da corsa ad innovativi ausili per la respirazione) sono state in grado di resistere meglio alla tempesta. In un mondo post coronavirus, avremo bisogno dell’ingegno umano per inventare, “sognare” nuovi prodotti e modi di lavorare. La creatività umana sarà un elemento essenziale.
Consuetudine con i dati. Vero e proprio combustibile della 4° Rivoluzione Industriale, i dati sono una risorsa fondamentale per ogni azienda. Con i dati giusti, le aziende sono in grado di prevedere meglio l’impatto di future interruzioni del business e sono in grado di servire meglio i clienti con i prodotti e i servizi giusti, durante o dopo qualsiasi pandemia. Le aziende che comprendono le tendenze del business e le mutevoli esigenze dei clienti sono meglio in grado di rispondere nel modo corretto nel caso (assolutamente deprecabile) di una futura pandemia. Tuttavia, i dati sono inutili per un’azienda se non vi sono persone in grado di comprenderli e di assumere grazie ad essi decisioni migliori. I professionisti che dispongono di conoscenze informatiche saranno ancora più interessanti che mai per i potenziali datori di lavoro.
Pensiero critico. Un’altra abilità che sarà essenziale mentre la nostra economia globale si riprende dai danni fatti dal COVID-19 è il pensiero critico. Durante la pandemia, abbiamo visto un picco di notizie false e di false rappresentazioni di dati e studi, mentre i leader, le imprese e a volte i governi stanno cercando di evitare le responsabilità e di distogliere l’attenzione dalle loro azioni. Saranno pertanto molto apprezzate le persone in grado di valutare oggettivamente le informazioni provenienti da diverse fonti, per determinare ciò che è davvero credibile. Non tutte le informazioni dovrebbero essere attendibili, ma le organizzazioni dovranno fare affidamento sul pensiero critico per capire quali informazioni dovrebbero informare il loro processo decisionale.
Competenze digitali e di programmazione. La trasformazione digitale delle organizzazioni ha avuto un impulso grazie al coronavirus; pertanto, i professionisti in possesso di competenze digitali, tra cui la codifica, lo sviluppo web e il marketing digitale, diventeranno ancora più importanti di quanto non lo siano ora. Le persone che riusciranno a mantenere il business digitale in funzione ed a farlo prosperare durante le crisi economiche o le pandemie, che rendono impossibile o quanto meno poco efficiente il business tradizionale, saranno inevitabilmente nella lista delle persone che devono essere assunte. Stante il fatto che, fondamentalmente, TUTTE le aziende sono ora in qualche modo basate sul digitale, le opportunità di mettere a frutto le proprie competenze digitali sono innumerevoli.
Leadership. Uno dei cambiamenti ipotizzabili in un mondo che è fortemente incrementato dal supporto delle macchine, e nel quale la distanza sociale e il lavoro a domicilio potrebbero continuare anche nel prossimo futuro, è che ancora più persone, a tutti i livelli di un’organizzazione, saranno in grado di guidare gli altri. La cosiddetta “gig economy” crescerà ulteriormente dopo il coronavirus, e le persone lavoreranno in team più fluidi, nei quali le persone assumeranno il comando in tempi diversi. Saranno quindi richiesti professionisti con forti capacità di leadership, compresa l’abilità di tirare fuori il meglio e ispirare i team, oltre che ad incoraggiarne la collaborazione.
Intelligenza emotiva. Strettamente legata alla leadership è un’altra abilità che è ancora più importante in tempi incerti e difficili: l’Intelligenza Emotiva (EQ). La capacità di essere consapevoli, di esprimere e controllare le nostre emozioni e di essere consapevoli delle emozioni altrui è l’essenza dell’intelligenza emotiva. Nei momenti in cui le persone possono sentirsi incerte sul loro lavoro e sul futuro della loro attività, è fondamentale connettersi con esse a livello emotivo. Gli individui con un forte EQ saranno ambiti da organizzazioni di tutte le dimensioni e in tutti i settori.
Conclusione: impegnarsi per una vita di apprendimento. Secondo il World Economic Forum, in soli cinque anni il 35 per cento delle competenze ritenute oggi essenziali cambierà. C’è solo un modo per rimanere rilevanti in una realtà post-coronavirus: impegnarsi per una vita di apprendimento (lifelong learning). Di fronte a un mercato del lavoro più ristretto, i professionisti con competenze professionali avanzate ed esperte saranno ancora richiesti, e probabilmente faranno meno fatica a trovare lavoro. La buona notizia è che migliorare le proprie competenze non è mai stato così facile. Oggi non sono necessari anni di studio o ingenti prestiti per sviluppare le proprie competenze ed essere preparati ad un mondo post-coronavirus. Ci sono infiniti corsi online gratuiti e aperti (MOOC) disponibili che vi aiuteranno a migliorare le vostre abilità. La cosa intelligente da fare è considerare il lockdown come un’opportunità per migliorare le vostre competenze, in modo da essere pronti per il mercato del lavoro post-coronavirus.