La sinergia fra i team che in azienda si occupano di risorse umane e di finanza consente di migliorare i risultati di business. È una “legge” non scritta ma che trova riscontro, nella maggior parte dei casi, all’interno di quelle organizzazioni che riescono a unire queste due funzioni grazie a competenze adeguate e all’utilizzo appropriato di avanzati strumenti di analytics e di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale. Non sempre questo avviene, dunque, perché spesso e volentieri ad impedire una collaborazione ancora più efficace emergono barriere quali “la visione a breve termine” e le differenze fra “schemi mentali e culturali” di management e dipendenti.
Il quadro dipinto da una recente ricerca condotta su scala globale da Oracle su un campione di oltre 1.500 manager di grandi imprese (anche italiane) fa luce sulle dinamiche che regolano tra due gruppi di professionisti che di norma non lavorano a stretto contatto fra di loro ed evidenzia in modo netto come le opportunità di sfruttare a proprio vantaggio il valore dei dati possano essere colte solo se i team Hr si rivelano preparati e pronti a massimizzare la disponibilità di skill diverse ma al contempo complementari e a superare le barriere esistenti. Una strategia troppo focalizzata sul breve termine e la convivenza di abitudini troppo diverse, invece, rappresentano ostacoli importanti alla collaborazione e freni inibitori per il vantaggio competitivo.
I benefici: maggiori prestazioni e più agilità organizzativa. Migliorare la relazione con le figure che operano nelle risorse umane e i colleghi del finance è certamente possibile, osservano gli autori dello studio, ma è strettamente correlato a una trasformazione (organizzativa ed operativa) che trova concretezza a vari livelli, a cominciare dalle professionalità necessarie per analizzare i dati rilevanti per entrambe le divisioni ed utilizzarne i risultati per prendere decisioni di business efficaci. Le buone intenzioni, si legge nella ricerca, non mancano: l’88% dei rispondenti crede che la collaborazione tra responsabili Hr e manager del finance possa migliorare le performance di business mentre il 76% ritiene che renderà l’organizzazione più agile.
Vi sono differenze di approccio tra i manager italiani e quelli europei e americani? I Paesi anglosassoni, per una questione di maturità nel percorso di trasformazione digitale, hanno accelerato maggiormente sull’adozione di tecnologie per sfruttare il valore aggiunto dei dati in ottica collaborativa e strategica tra le due funzioni ma anche fra le grandi aziende italiane tale processo di convergenza è comunque molto sentito. Orientare le decisioni e l’operatività sulle risorse umane in linea con le direzioni strategiche del business è il punto di arrivo, dicono da Oracle, e l’Hr può capire prima e meglio quali nuove figure possano essere necessarie e più adatte, quali competenze acquisire o sviluppare e come valorizzare le persone già impiegate per generare un beneficio per l’azienda.
Non è una questione di tecnologie, ma di persone. I dipartimenti Hr devono quindi rivedere il loro approccio alle tecnologie di analytics e al tema dei talenti, aumentando il livello qualitativo della loro relazione. Se il 95% dei professionisti intervistati, in tal senso, è dell’idea di inserire tra le priorità per quest’anno il tema della collaborazione data-driven, l’81% degli intervistati non è per contro in grado di basarsi su dati predittivi per stabilire quali azioni intraprendere in futuro. Meno di un terzo terzi (il 29% per la precisione) dei manager oggetto di indagine, inoltre, ritiene che abitudini e modi di pensare tradizionalmente diversi siano la criticità più importante mentre la mancanza di competenze specifiche per agire e risolvere problemi sulla base dei dati raccolti e processati interessa invece circa il 70% dei professionisti delle risorse umane. Il fatto che diverse applicazioni di data analytics si siano diffuse in ambito Hr e finance non può essere garanzia di successo: senza una collaborazione efficace, e senza saper derivare valore dalle informazioni, i vantaggi ottenibili sono limitati.