Al via la Google University per le professioni digital. La notizia è dello scorso agosto ma è stata poco dibattuta da noi, mentre meriterebbe ampio risalto e confronto. Partiamo dai fatti. La società di Mountain View ha reso noto il proprio programma di istruzione professionale che ha valore universitario. In sostanza, si tratta di un percorso di studi alternativo a quello universitario e con l’obiettivo di formare figure professionali in ambito tecnologico di alto livello. L’intero percorso di formazione dura 6 mesi. Si tratta del Google Career Certificate che secondo quanto dichiarato darebbe l’opportunità agli studenti di entrare in contatto con aziende interessate alle professioni richieste – che vanno dall’analista dati al project manager, dal designer specializzato nelle interfacce allo specialista per il supporto IT -, con ampia possibilità di collocazione e buon stipendio. L’iniziativa è dirompente rispetto all’assetto tradizionale dei percorsi di formazione per almeno due aspetti: si rivolge direttamente al target di potenziali studenti universitari, in alternativa all’università, e ha una durata di 6 mesi contro, per esempio, i classici 3 anni di una laurea triennale di casa nostra. Per adesso si rivolge solo agli studenti americani, ma in futuro, chissà. Kent Walker, vicepresidente di Google, a commento dell’iniziativa ha dichiarato sul proprio account Twitter: “Google lancia un nuovo programma per nuovi lavori digitali per aiutare gli americani a tornare al lavoro, per rompere le barriere educative, dando priorità alle competenze”. Un’iniziativa pionieristica e dal potenziale dirompente.
Come era facile prevedere, le reazioni sono state molte e di diverso tenore tra chi guarda con interesse all’iniziativa, sembra anche alcune università americane, chi invece non crede che in 6 mesi si possa garantire una formazione di qualità e bolla l’iniziativa di Google come una laurea di serie B. A queste, poi, si aggiungono le disquisizioni di natura più “ideologica” sul fatto che una azienda possa o meno farsi la propria università.
La “laurea di Google” ha valore legale? E’ Un titolo riconosciuto? La risposta alla prima domanda è senz’altro: no, non ha alcun valore legale, trattandosi non di una laurea vera e propria, bensì tecnicamente, di un corso di formazione professionalizzante. Tuttavia, alla seconda domanda mi sentirei di azzardare una risposta affermativa: sì, è un titolo riconosciuto da chi è chiamato concretamente a riconoscerlo, cioè dal mercato del lavoro. Perché è facile intuire che le aziende siano particolarmente favorevoli ad accogliere profili formati attraverso un approccio molto pratico, e finalizzato ad offrire figure professionali di livello e già pronte per essere inserite in organico. Il mercato del lavoro è libero, perché le aziende devono competere e quindi vanno a caccia di talenti e di abilità in grado di portare valore competitivo. Se io fossi un’azienda digitale, dove andrei a prendere i candidati: da Google o da una qualsiasi università? L’iniziativa di Google ci pone dunque di fronte ad un interrogativo dirimente. Hanno senso i nostri percorsi universitari della durata di almeno 3 anni e soprattutto su specifiche professioni, se Google promette di offrire un programma formativo concreto e mirato all’occupabilità, in soli 6 mesi? Forse è arrivato il momento di ripensare il nostro sistema universitario in relazione alle evoluzioni sempre più rapide del mercato del lavoro?