In genere a fine anno, abbiamo lāabitudine di fare il bilancio delle cose che sono andate bene e di quelle in cui abbiamo fallito. Siamo lƬ ad immaginare la nostra vita raccontata da Maria De Filippi sul divanetto di āCāĆØ posta per teā e mentre immaginiamo il suo tono spedito sui successi e la nostra faccia si fa sempre piĆ¹ compiaciuta e orgogliosa, il nodo in gola per i fallimenti si fa sempre piĆ¹ stretto fino a deglutire con fatica i sensi di colpa per non essere riusciti nella nostra impresa piĆ¹ grande.
Eppure, siamo sicuri che quel fallimento non sia giĆ una risposta? Il Dalai Lama diceva: āRicorda, non ottenere quel che si vuole potrebbe essere talvolta un meraviglioso colpo di fortunaā. Arrendersi ai āNoā ĆØ da falliti, provarci porta sempre con sĆ© una luce di speranza e di potenziale successo. Pensate a Walt Disney, colosso mondiale del cinema di animazione, padre di Topolino e dei cartoni animati piĆ¹ famosi della storia: viveva con la sua famiglia in una casa in affitto molto piccola e con grandi difficoltĆ economiche. Si trasferirono a Kansas City dove dopo il diploma si propose come fumettista al giornale āKansas City Starā e dove (pensate), fu scartato perchĆ© considerato privo di creativitĆ e fantasia. Dopo pochi anni, grazie a suo zio che lavorava nelle ferrovie cominciĆ² a fare il venditore a bordo dei treni della Missouri Pacific Railroad. Vendeva giornali, dolci, frutta e bibite e da lƬ ha cominciato ad amare i ātreni a vaporeā. Grazie proprio a quel ātrenoā preso al volo nella sua vita, che si ĆØ ritrovato un giorno a disegnare il piĆ¹ famoso āroditoreā in pantaloncini rossi e bianchi che ha colorato lāinfanzia di tutte le generazioni.
Come lui anche Steven Spielberg, che desiderava frequentare la āUniversity of Southern California School of Theater, Film and Televisionā, ma la sua richiesta venne respinta per ben tre volte. Lāuomo considerato dal āThe Daily Telegraphā tra i 100 geni viventi, che ha impastato i suoi sogni e la sua fantasia per dare anima ad un extraterrestre in volo verso la luna con la sua bicicletta, ĆØ risultato āinadeguatoā per la carriera cinematografica, eppure, ebbe 18 candidature e vinse 4 premi oscar. Michael Jordan invece dopo essere stato scartato dalla squadra del liceo, ha trasformato tutte le sue lacrime in Oro. Quello che ha appeso al collo durante le Olimpiadi dellā84 e del ā92.
Vedete, quante volte pensiamo che un ostacolo condiziona tutto il nostro futuro? Che davanti ad ogni fallimento scenda come un sipario il buio di un finale privo di lieto fine? In realtĆ niente accade per caso. Ogni cosa nella nostra vita ha un senso e se non riusciamo a trovarlo ĆØ perchĆ© lasciamo che siano le paure a prendersi tutto di noi. Paure che non riusciamo a controllare, a gestire o meglio ancora a educare. Si, una paura va educata. Va accettata e affrontata.
Facciamo finta che la paura sia come unāombra: se fuggi da essa sarĆ sempre lƬ, dietro di teā¦ ma se ti volti di scatto e lāaffronti? Chi dei due avrĆ ancora paura? Quanto credi in te stesso? Eā questo che fa di te un vincente o un perdente. Non abbiate paura di fallire, perchĆ© ogni fallimento porta con sĆ© qualcosa di speciale: se non cambia te, sarai tu a cambiare le carte in tavola e allora sarai pronto a ricominciare, con la voglia di vincere ma anche con la consapevolezza che tutto quello che accade, accade per te e non contro di te.