Lucia Landi nasce a Chianciano Terme (SI) nel 1977 e si laurea in Giurisprudenza nel 2001 ed in Filosofia nel 2009. Nel 2004 entra in Unicredit Banca e nel 2010 partecipa al Master in Relazioni di Lavoro presso lโUniversitร del Sacro Cuore di Milano. Dal 2012 ricopre il ruolo di Responsabile delle Risorse Umane presso la Cassa di Risparmio di Cento, istituto di credito nato nel 1859 e che ad oggi conta 47 filiali, 5 centri Wealth Management & Private Banking nelle province d Ferrara, Modena, Bologna e Ravenna con 426 dipendenti e oltre 10mila Soci. La missione di Caricentro รจ quella di essere una Banca del Territorio volta alla raccolta e gestione del risparmio, nonchรฉ ai prestiti a famiglie e piccole-medie imprese. Lucia, credendo profondamente che nei rapporti umani ci sia la chiave di lettura del progresso, continua ogni giorno a lavorare perchรฉ la Cassa di Risparmio di Cento sia, per ogni dipendente, il miglior contesto dove non solo lavorare ma crescere e creare valore sostenibile. Fautrice dell’ironia e della consapevolezza, Lucia ha fatto di questo atteggiamento un vero e proprio stile di leadership. Docente al Master per R.U. di ProfessionalDatagest e mamma di Dharma e di Libero, pratica yoga e meditazione e, ad ottobre 2016 si รจ certificata con Kiwa cermet Italia per il profilo HR Director.
Come sta cambiando la figura del direttore del personale rispetto alla rivoluzione epocale che stiamo vivendo nella societร , nellโeconomia e nel mondo del lavoro? Si tratta di un ruolo chiave per gestire questa fase di cambiamento e transizione verso lโera della robotica e dellโintelligenza artificiale? Il capitale umano รจ ciรฒ che allโinterno di una azienda รจ in grado di fare la differenza, soprattutto in un epoca in cui il prodotto รจ -tolte le nicchie- uniformato. Il direttore del personale ha quindi una grande responsabilitร : non solo guidare la trasformazione soprattutto culturale ma prevedere e anticipare i bisogni sia esterni che interni. Orientare i comportamenti, sospendere il giudizio (soprattutto verso se stessi) e accettare lโerrore, il non avere il 100% delle informazioni, i tempi strettissimi e guardare avanti con fiducia. Imparare a sbagliare, a correggere velocemente un percorso, gestire il rischio: queste sono alcune delle nuove competenze che dovremmo coltivare. Affidarsi a ciรฒ che altre competenze possono fare per noi, senza paura o attaccamento verso il proprio campo di azione.
Il tema del benessere in azienda รจ molto diffuso. Come si realizza in concreto e quali sono le leve da attivare? Parlare di benessere impone una riflessione importante: il benessere deve essere diffuso e accessibile al maggior numero di dipendenti altrimenti rimane un privilegio di pochi. Bisogna analizzare i bisogni e iniziare a ragionare su un welfare non solo a esigenze di conciliazione (figli, etc) ma anche su altri temi quale il benessere piรน in generale inteso come miglior ambiente, per una crescita piรน sana e consapevole. Benessere significa sicuramente un ambiente di lavoro sano, stimolante, “pulito” energicamente potente: tutto questo passa sia da un’attenzione fisica alla dislocazione dei locali, al loro arredamento ma soprattutto dai valori che muovono una azienda, ricordando sempre che un dipendente felice e soddisfatto non solo lavora meglio ma รจ capace di essere da esempio per altri colleghi o potenziali candidati.
Il welfare aziendale รจ uno strumento di grande attualitร che si sta sviluppando in modo capillare soprattutto negli ultimi anni. Tramite questi strumenti lโazienda ottiene una molteplicitร di benefici con ricadute positive anche a livello sociale. Che ne pensa? Il welfare nato come complemento ed integrazione ai contratti di lavoro รจ poco a poco diventato un vero e proprio biglietto da visita per le aziende che attraverso strumenti di welfare possono fare attivitร di retention sui dipendenti, attrazione verso nuovi talenti, miglior gestione delle relazioni sindacali ridistribuendo su un numero piรน ampio di dipendenti iniziative e vantaggi. Parlare di welfare non significa piรน parlare Di in appendice alla retribuzione ma di una Componente fondamentale del pacchetto complessivo cd totale reward package che spesso sposta l’ago del ragionamento di molte persone. Lavorare con flessibilitร , poter disporre del proprio tempo e riuscire a conciliare tempi di vita e di lavoro hanno un peso socialmente emotivo ed emozionale ma anche economico.
La dimensione spazio-temporale del lavoro e della sua organizzazione stanno cambiando. Il tempo e il luogo di lavoro sono sempre meno vincolanti, anche se non per tutte le realtร . Parliamo di smart working e di work-life balance. A che punto siamo? Sicuramente a buon punto! La dimensione spazio temporale sta lasciando sempre piรน campo a quella del raggiungimento dei risultati tanto che si parla sempre piรน spesso di โimprenditorailizzazioneโ del dipendente. Se posso azzardare direi che siamo giร ben oltre il balance, siamo Nel work-life integration period quindi nella piena consapevolezza che la realtร liquida sia una realtร da vivere anche mentre si lavora. Cosรฌ come lato commerciale ci siamo spostati dalla customer satisfaction alla customer centricity per arrivare allaCustomer obsession ritengo che lo stesso percorso stia avvenendo per la qualitร della vita del dipendente allโinterno e fuori della propria azienda, posto che in questo periodo il dipendete diventa ambassador della propria azienda.
Nellโeconomia della conoscenza le risorse principali su cui investire e che rappresentano un vantaggio competitivo sono i talenti. Alcuni consulenti di McKinsey nel lontano 1997 hanno teorizzato addirittura la โguerra dei talentiโ tra le aziende. Oggi parliamo di giovani talenti che appartengono alla generazione dei Millennials ma anche alla Generazione Z. Come si attrae e trattiene un talento e perchรฉ รจ cosรฌ importante? Prima di tutto vorrei passare un messaggio chiaro sul fatto che le aziende sono piene di talenti in casa e che spesso โciรฒ che trascuriamo diventa di un altroโ. Non รจ un caso infatti che questa ossessione per i talenti si intersechi perfettamente con tematiche di compensation, percorsi di carriera, tavole di successione etc. Il talento รจ colui che performa in maniera superiore alla media (ma non รจ so un best performer o hig performer) con tenuta importante e continuativa e che รจ capace di generare valore per lโazienda in generale e non solo nel suo specifico settore. Il talento vuole regole di ingaggio chiare, obiettivo sfidanti e possibilitร di esprimersi in tutta la sua potenzialitร . Inoltre avere un sistema valoriale Condiviso e veicolato permette ad un candidato di scegliere lโazienda con la quale Condividere anche la parte piรน intima e pregnante per lโindividuo, e ciรฒ permette di sentirsi ancora di piรน parte di un tutto.
La robotica e lโintelligenza artificiale stanno progressivamente trasformando lโazienda e il lavoro. In che modo stanno cambiando anche lโattivitร della funzione HR? Ci sono giร diversi ambiti di applicazione come per esempio nella fase di selezione del personale? Personalmente credo che tutto ciรฒ che porta semplificazione e automazione di alcuni processi sia di supporto e di potenziamento ad ogni funzione aziendale che abbia come mission lo sviluppo e la crescita delle risorse. Non credo che dobbiamo avere paura dei mestieri che spariranno ma grande apertura e voglia di sperimentare tutti quelli nuovi. Eโ necessario perรฒ riprogrammare certi processi e valutare di smettere quelli che non hanno piรน valore aggiunto ancorchรฉ ben conosciuti e ormai consolidati. Un HR 4.0 non ha paura dellโintelligenza artificiale perchรฉ sa che sarร un ottimo supporto per lโintelligenza umana!
Lโazienda, a volte, si trova di fronte la necessitร di procedere a licenziamenti collettivi. Come si gestisce questa fase critica? Con grande consapevolezza, visione e soprattutto nella certezza di stare lavorando per il beneficio del maggior numero di persone professionalitร e opportunitร possibili. Sicuramente sono tematiche impegnative ed emotivamente forti ma la complessitร deve diventare un terreno conosciuto su cui misurarsi. Ancorchรฉ dolorose certe scelte aziendale sono portare aventi con obiettivo piรน alto e spesso apparentemente poco compreso ma per esperienza posso affermare che le logiche e la visione di lungo periodo prevede necessariamente una fase complicata e โsolitariaโ da portare avanti per raggiungere un bene piรน alto.
Le relazioni sindacali in questi anni sono molto cambiate. La dimensione aziendale รจ sempre piรน importante. Quali sono gli elementi di innovazione che vede o che auspica nelle relazioni industriali? Continuare nel dialogo costruttivo che vedo su Molto tavoli di negoziazione, cercando di lavorare per soluzioni condivise e discontinue rispetto al passato, rispettose dei ruoli delle parti ma non vincolate a quelli.
La storica contrapposizioni dipendente/ azienda sta sfumando anche grazie al forte impegno delle aziende in tematiche come il benessere, la sostenibilitร , lโetica e la responsabilitร sociale dโimpresa. Partecipo a molti tavoli e la parola โrisorse umane, capitale umanoโ รจ sempre presente come irrinunciabile forza e tesoro di ogni azienda.
Se fosse Ministro del Lavoro quale sarebbe il primo provvedimento che promuoverebbe? Una maggior flessibilitร in uscita nei contratti di lavoro e nelle declaratorie. La meritocrazia รจ alla base dello sviluppo delle professionalitร e alla costruzione di percorsi in grado di garantire alle Risorse la giusta collocazione. Un eccesso di legislazione e di conseguenza di rigiditร impedisce quella necessaria flessibilitร gestionale che รจ polmone di ossigeno di ogni azienda. Questo non vuol dire azzerare tutele e garanzie ma applicare principi quali meritocrazia, flessibilitร , fungibilitร che rispondono agli interrogativi aziendali attuali.
Infine, una domanda personale. Come e perchรฉ si decide, ad un certo punto della propria vita, di diventare direttore del personale? Amo definirmi un Hr lover, completamente innamorata del mio lavoro e grata per poterlo svolgere da tanti anni. Io non ho scelto questo mestiere ma sono stata scelta Ho iniziato la mia carriera Hr nellโufficio Relazioni Sindacali di Unicredit Banca e li mi sono appassionata e dedicata a quella che sarebbe diventata anche una passione. Potenziare, sviluppare, crescere e orientare comportamenti sono tra le attivitร piรน gratificanti per me. Una cosa รจ certa, per essere un Hr bisogna avere a mio avviso una grande energia, una buona dose Di coraggio e tanta tanta apertura verso il nuovo. In poche parole se non siete curiosi, lasciate perdere!
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