Caro Gianni, amico mio, non ti dimenticherò mai. Il virus Covid 19 ce l’ha portato via il 26 marzo scorso. Ho avuto l’onore di conoscere e lavorare per diversi anni con Gianni Fossati, insieme al mio maestro Walter Passerini, ai tempi del programma Eureka su Telelombardia. Ho scoperto un uomo di grandissimo spessore umano e intellettuale. Una persona rara, gentile, ironica, mite, di straordinaria cultura. Ma soprattutto un uomo animato da un’infinita passione per la vita e da un’infinita curiosità. Per gli anni che ho avuto la fortuna di frequentarlo ricordo soprattutto l’ammirazione che provavo per lui. Lo ammiravo. Sembrava che conoscesse tutto e tutti. Aveva un sorriso elegante, costante e indimenticabile. Mi vengono in mente mille aneddoti vissuti insieme, momenti di comune passione professionale e altri di leggerezza. Con lui e grazie a lui ho scoperto molto. Per questo lo ringrazio, guardando verso il cielo. Piango la sua prematura scomparsa ed esprimo la mia vicinanza a sua moglie Magda e tutti i suoi familiari. Ciao caro Gianni, ovunque tu sia in questo momento.
Chi era Gianni Fossati. Già Manager del Corriere della Sera, giornalista, saggista e collaboratore con diversi quotidiani, periodici e programmi televisivi. Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la carica di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Per anni professore a contratto all’Alta Scuola in Media e Comunicazione dell’Università Cattolica di Milano e responsabile del Servizio stampa e comunicazione del Corpo Consolare di Milano. Vicepresidente Vicario dell’Accademia Italiana della Cucina e tanto altro ancora.