Ecco il nuovo libro di Walter Passerini sul futuro del lavoro dal titolo, Basta Chiacchiere, un nuovo mondo del lavoro è possibile, edito da Franco Angeli nell’ambito della collana HR Innovation realizzata in collaborazione con l’Aidp e supportato da Fondazione Antonio Lombardi e Gruppo Magister. Il libro vede il coinvolgimento di 12 autorevoli esperti che delineano la prospettiva del lavoro da diverse angolature. Si parla del futuro dell’impresa e del lavoro, delle nuove politiche attive, della moderna gestione delle risorse umane ma anche di ecologia, clima, terzo settore. Soprattutto punta il dito su un dibattito colpevolmente bloccato e impantanato intorno ad una grande riforma del lavoro che segni una reale innovazione del nostro Paese. Walter Passerini è uno dei più autorevoli giornalisti economici italiani, specializzato sui temi del lavoro. Per molti anni al Corriere delle Sera, dove ha fondato il mitico inserto Corriere Lavoro, e poi passato a Il Sole 24 Ore dove ha creato Job 24 e diretto le pagine lavoro di Italia Oggi 7. Per molti anni conduttore e promotore del format televisivo sul lavoro, Eureka. Attualmente scrive per La Stampa di Torino oltre a diverse collaborazioni radiofoniche. Autore di numerosi saggi sul mondo del lavoro e dell’impresa, ha dato alla stampe l’ultima sua opera di cui parliamo in questa intervista.
In che cosa consiste questo libro?
Abbiamo messo dodici esperti di lavoro intorno al tavolo del futuro per scoprire dove stiamo andando. Il titolo di questo libro è provocatorio, ed esce a cinquant’anni dallo Statuto dei Lavoratori, che ha rappresentato una svolta nelle tutele e nei diritti dei lavoratori, e sotto i colpi dell’emergenza che lascerà il segno indelebile del Coronavirus, che ha trasformato profondamente le nostre vite e il nostro modo di lavorare. Gli autori del libro sono esperti indipendenti nei vari campi del mondo del lavoro, che ci raccontano le sfide dell’oggi e le potenzialità per il lavoro del domani.
Perché parlate di “Nuovo mondo del lavoro”?
Troppi parlano di mercato del lavoro, noi parliamo di mondo del lavoro. Oggi il lavoro è diventato una merce di scambio più che un valore e una opportunità. Il libro vuole porre la parola fine a un dibattito bloccato che, fermo nell’incapacità di interpretare i nuovi lavori, ricorre ai vecchi richiami ideologici, agli stereotipi contro ogni forma di innovazione e ai finti nuovismi dei soliti gattopardi. È questa per esempio la situazione in cui ci troviamo impantanati, tra la paura dei robot e le roboanti avventure dell’intelligenza artificiale. Ci vogliono misura e profondità.
Perché avete scritto “Basta chiacchiere”?
Questo libro vuole rimescolare le carte, dando spazio all’approfondimento e alla concretezza, lasciando parlare un gruppo di esperti con il compito di aiutarci ad affrontare le sfide del futuro. Basta lamenti, basta chiacchiere, più rimedi e più soluzioni, in un arco di tempo ragionevole. È il messaggio e il percorso in cui ci accompagna il gruppo dei testimoni che, usando le loro competenze, formulano numerose idee e proposte, che ci guideranno nel futuro che è già cominciato.
Quali sono gli aspetti trattati dal libro?
Tra i temi affrontati nel libro, in modo approfondito e con scrittura semplice, ci sono il futuro delle imprese e del lavoro; le nuove organizzazioni; la gestione delle risorse umane; il sindacato 4.0; le donne e il lavoro; i giovani, generazione perduta; le nuove politiche attive del lavoro; le molteplici identità del lavoro; le imprese familiari; a cui si aggiungono i temi dell’ecologia, del clima, della bellezza e della creatività, che sono un motore di sviluppo del nostro paese, e il tema del Terzo settore e del no profit, le cui potenzialità sono ancora tutte da scoprire. Infine, non poteva mancare una parte dedicata all’emergenza Coronavirus e alle sue ripercussioni sul nuovo mondo del lavoro. Il futuro dipende da noi.