Tra il campione del Bel Paese emergono le seguenti evidenze:
· L’AI favorirà una maggiore sicurezza sul lavoro: per il 59% del campione italiano, l’AI renderà più sicuro lo svolgimento di alcune attività manuali perché sarà in grado di prevenire rischi, fermare operazioni pericolose, salvaguardare la salute di operai e affini;
· L’AI migliorerà il work life balance: il 44% dei rispondenti in Italia ritiene che le ore libere derivanti dall’uso di AI verranno destinate alla vita privata dei lavoratori;
· Una tecnologia divisiva: il 56% dei cittadini italiani si dichiara “curioso e interessato”, mentre il 31% crede che l’AI causerà dei danni.
TESYA, Gruppo leader nella fornitura di servizi e soluzioni integrate B2B presente in molteplici settori (dalle costruzioni alla transizione energetica, fino alla gestione di cantieri e logistica), in collaborazione con AstraRicerche, ha recentemente condotto una ricerca nella gran parte dei Paesi in cui opera (Portogallo, Spagna, Italia, Slovenia e Croazia) con l’obiettivo di analizzare l’impatto a lungo termine dell’Intelligenza Artificiale sul mercato del lavoro.
I 4.031 intervistati raggiunti hanno condiviso le proprie opinioni e idee su una delle tecnologie maggiormente disruptive che, ultimamente, è diventata protagonista del dibattito pubblico.
AI ETICA: SICUREZZA SUL LAVORO E WORK LIFE BALANCE. ECCO LE ASPETTATIVE DEGLI ITALIANI
Tra tutte le evidenze rilevate, emerge la richiesta di una Intelligenza Artificiale corretta, che implichi gli usi migliori e favorevoli nel lavoro, tra questi – in primis – tutela e un maggiore equilibrio tra vita privata e professionale.
“Un aspetto fondamentale che viene sottolineato dallo studio è la richiesta di un’Intelligenza Artificiale “buona”. I rispondenti auspicano un’AI eticamente corretta, socialmente utile e che porti conseguenze positive nel mondo del lavoro. Questa domanda di etica e responsabilità sociale si inserisce perfettamente nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente attenzione di cittadini e consumatori verso le tematiche ESG. Le imprese, oggi, si interrogano maggiormente sull’impatto delle proprie operazioni e l’adozione di pratiche di sostenibilità sociale comincia a diffondersi a più livelli” – ha dichiarato Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche
Nell’ambito della richiesta di usi etici spicca la sicurezza sul lavoro: per il 59% dei cittadini italiani (50% Portogallo, 54% Spagna, 38% Slovenia, 52% Croazia), l’AI renderà più sicuro lo svolgimento di alcune attività manuali perché sarà in grado di prevenire rischi, fermare operazioni pericolose, salvaguardare la salute di operai e affini. Ma, ancora, il 62% degli italiani (53% Portogallo, 51% Spagna, 43% Slovenia, 47% Croazia) pensa che l’AI possa controllare sistemi industriali anche molto complessi, con o senza l’uso di robot, garantendo benefici come maggiore efficienza, manifattura di prodotti con costi minori e, non da ultimo, maggiore sicurezza per i lavoratori.