L’evento. Nell’ottobre 2019 IID ha sponsorizzato un proprio ex studente particolarmente meritevole per partecipare alla prestigiosa settimana della moda canadese. IID, dopo un’attenta selezione di look-book e portfolio presentati da studenti e freschi graduate, ha deciso di presenziare alla Vancouver Fashion Week (VFW), ed. 2019, uno tra gli eventi di moda più prestigiosi di tutto il Nordamerica.
VFW. Fondata da Jamal Abdourahman, la VFW ha tenuto la sua 34a stagione la scorsa settimana, mettendo in luce alcuni dei designer emergenti più interessanti quest’anno e collegando le culture attraverso la moda. Iniziando con un gala di apertura che riconosce l’acclamato leader del settore, i marchi hanno presentato le loro collezioni SS20 per sette giorni, mettendo in mostra tutto, dalla sartoria e abiti da sera a streetwear, couture, costumi da bagno e persino abiti per bambini.
Il designer emergente. Il graduate a cui IID ha dato questa preziosissima opportunità di sfilare all’evento, aperto dal Consolato Italiano a Vancouver, è Marco Rossi, ventiquattrenne umbro che era già stato selezionato per diverse competizioni nazionali ed internazionali quali “Alta Roma” ed “Un Talento per la Scarpa” (Cercal – Sergio Rossi). Rossi ha portato la collezione primavera estate del brand “AnotherDavid”, ispirato dall’armonia del Lago Trasimeno.
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Il “Fashion Studio Magazine” di Vancouver ha recensito la collezione di Rossi definendola “una tela perfetta di verdi colline e vallate, antiche fortezze e del pittoresco Lago Trasimeno. Scene di pesca sulle rive del lago giocavano sullo schermo mentre i modelli indossavano cappelli da pescatore e camicie oversize. Arancione, bianco e tonalità scure si mescolano per formare un bagliore che ricorda i cieli estivi in Italia. Il pezzo più straordinario era una veste monastica arancione, essenza della sua natura artistica. La collezione, contemporanea e funzionale, era incapsulata in un’aria di disinvoltura.“.
Durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 il 21 ottobre, IID ha voluto premiare il talento di Rossi quale proprio “ambasciatore” di altissima qualità in Canada. In realtà, come evidenziato da Benedetta Risolo durante la cerimonia – Responsabile Ufficio Relazioni Internazionali IID – questo successo non ha portato alla luce solamente un istituto di design né un singolo stilista emergente, ma lo stesso territorio. L’entusiasmo canadese in risposta alla collezione è stato suscitato non solo dagli abiti ma anche dagli accessori (calzature, fasce, cappelli), ad opera di diverse aziende locali. IID, AnotherDavid, artigianato locale e la stessa Umbria sono stati tutti protagonisti di un’avventura straordinaria, che può segnare l’inizio di una lunga collaborazione tra la nostra regione e l’economia canadese, in forte crescita, interessata ad investire in Italia. «Che questo successo sia per voi studenti fonte di immensa ispirazione» continua Risolo rivolgendosi agli studenti dell’istituto, incoraggiandoli a lavorare duramente per perseguire risultati sempre più ambiziosi.
«Un’avventura vissuta con entusiasmo, che mi ha dato forti e nuovi stimoli» dichiara Rossi, emozionato nel ricevere la targa da IID. Gli chiedono quindi da dove è nata la sua collezione ed a cosa si sia ispirato. «Tutto è partito dal mio progetto di tesi all’Istituto. Ho cercato di decostruire l’abito formale, unendo lo stile Urbano allo stile Classico ed Elegante. Ho riservato una attenzione particolare ai materiali, naturali ed inediti, volti ad utilizzare la minor quantità possibile di elementi inquinanti. Ogni singolo pezzo è realizzato a mano a partire dalla maglieria di canapa, mentre gli accessori sono stati realizzati da artigiani umbri con pelli provenienti dallo scarto alimentare (es. la particolarissima pelle di anguilla).», ha dichiarato Rossi ricevendo la targa da IID.
E questa “avventura” non termina ancora, perché l’Istituto ha lasciato il Canada con prospettive di cooperazioni future, premiando ancora una volta il Made in Italy. Maglieria e confezione tra le arti italiane più seducenti per i fashionisti canadesi, che iniziano a vedere nell’Istituto Italiano Design ed in Umbria…due interessanti realtà.