Entrare nel mondo del lavoro oggi più che mai non è cosa facile, specie per i ragazzi che si approcciano per la prima volta alla ricerca di un impiego. “Cercare lavoro è esso stesso un lavoro”, ha detto Giulio D’Amario, regional manager Orienta SpA, il quale, insieme all’Aidp, Associazione Italiana per la Direzione del Personale, e ad alcune aziende del territorio, hanno incontrato gli studenti dell’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara per dare loro qualche dritta su come affrontare al meglio un colloquio di lavoro. Al termine dell’appuntamento i ragazzi hanno avuto la possibilità di stabilire un contatto reale con le aziende presenti simulando lo svolgimento di un colloquio di lavoro. Una grande opportunità che potrebbe rivelarsi fondamentale ad evitare gli errori più comuni che possono essere commessi ma facilmente evitati con qualche accorgimento.
Cercare lavoro step by step. Prima di mettersi alla ricerca di un impiego, il passo fondamentale da compiere per il raggiungimento della propria meta consiste nel “guardarsi dentro” al fine di fissarsi degli obiettivi e darsi, così, una motivazione valida che porti al traguardo. Stabiliti questi, non resta che individuare i migliori canali di ricerca di lavoro che possono essere la candidatura spontanea presso le aziende e attività piuttosto che l’affidamento alle agenzie per il lavoro o l’iscrizione presso l’Agenzia per l’impiego di riferimento. Molto importante ed efficace, a tal proposito, risulta essere il networking ossia la creazione di una catena di relazioni costituita da persone con le quali si è entrati in contatto nel tempo, che hanno avuto modo di vederci all’opera e si sono fatte un parere personale e professionale su di noi. La rete di relazioni spesso viene sottovalutata ma in realtà costituisce quasi sempre il trampolino di lancio per chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro.
Nel passaggio successivo, ottenuti i primi appuntamenti per il colloquio conoscitivo, si entra nel vivo della selezione e giunge così il momento di mostrare il proprio Curriculum vitae, attraverso il quale si avrà modo di farsi conoscere professionalmente attraverso la menzione delle proprie esperienze pregresse piuttosto che del titolo di studio in possesso, le abilità che meglio si padroneggiano e così via. In sede di colloquio, face to face con il recruiter, si gioca la parte fondamentale della selezione. È proprio in quel momento, infatti, che l’azienda ci conosce per la prima volta, ecco perché in questa fase è fondamentale far passare un buon messaggio di sé. Vedi come qui.