Roma, 10 Aprile 2019 –Il colloquio di lavoro è un passaggio decisivo per l’assunzione in un’azienda. Arrivare preparati a tale appuntamento evitando gli “errori” più comuni e che spesso si riscontrano nei colloqui può rappresentare una delle carte determinanti per trovare un lavoro. Troppo spesso diamo per scontato che i giovani sappiano come comportarsi in queste circostanze e invece non è così. Ci sono dinamiche e modalità di approccio specifiche che bisogna conoscere bene prima di affrontare con possibilità di successo un colloquio. Trovare lavoro è un lavoro e non si può improvvisare. A tal scopo Orienta ha promosso un’iniziativa rivolta agli studenti universitari e legata ai Career Day delle Università denominata “i segreti del colloquio di lavoro”. Si tratta di un programma in due step che prevede una formazione teorica sui principali aspetti e informazioni utili sul colloquio di lavoro fornendo nozioni anche di carattere psicologico e una parte pratica in cui vengono coinvolti i manager delle risorse umane delle aziende principali del territorio per una simulazione “reale” di un colloquio di lavoro.
Dall’esperienza sul campo e dai primi incontri svolti con gli studenti universitari – la prima tappa si è svolta presso l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara – emergono chiaramente delle lacune che il programma promosso da Orienta intende colmare con l’obiettivo di preparare al colloquio nel miglior modo possibile migliaia di studenti.
«Riscontriamo di frequente nell’attività di incontro e selezione dei ragazzi una certa impreparazione ad affrontare al meglio un colloquio di lavoro – spiega Giuseppe Biazzo, Amministratore Delegato di Orienta –. La responsabilità di tale impreparazione non è dei ragazzi ai quali nessuno (o pochi) hai mai spiegato e insegnato come si affronta un colloquio di lavoro. Da questo punto di vista sono lasciati soli e all’improvvisazione.. Sarebbe deleterio non intervenire. I ragazzi, quindi, non vanno assolutamente stigmatizzare ma vanno preparati al meglio a questa fase decisiva. Visti i dati record della disoccupazione giovanile in Italia dobbiamo fare in modo che tutti sappiano affrontare in modo consapevole i passaggi fondamentali per la ricerca di un lavoro. Cercare lavoro è un lavoro e non si può improvvisare. E per metterli nelle migliori condizioni di trovare un’occupazione dobbiamo ripartire anche dai fondamentali, insegnando come affronta un colloquio di lavoro, predisponendo anche iniziative e programmi in collaborazione tra le scuole e gli intermediari del lavoro. E’ questo lo scopo della nostra iniziativa sui segreti del colloquio di lavoro».
Qualche spunto su cosa fare e cosa non fare ad un colloquio di lavoro.
Alcune cose da fare (e sapere). Prima di presentarsi ad un colloquio, importantissimo nonché essenziale è informarsi riguardo l’azienda per la quale si aspira. A fare la differenza può essere anche il portamento, piuttosto che il mostrarsi curiosi e pronti a mettersi in gioco. Parlare di se stessi va benissimo, come com’è normale essere nervosi, l’importante è riuscire a far emergere le proprie competenze, mettere in luce i propri punti di forza e mostrare di possedere le cosiddette soft skills, ossia quelle indispensabili doti umane che fanno la differenza. Le soft skills o competenze trasversali, come lo spirito di sacrificio, la determinazione, il saper stare con gli altri, un giusto senso del dover e così via, sono valori decisivi per un’assunzione. È bene, inoltre, fare domande pertinenti, essere convincenti ma soprattutto, per prima cosa, essere se stessi.
Altre da non fare. Una delle cose peggiori che capita talvolta di riscontrare è vedere giovani candidati farsi accompagnare dai genitori, entrambi, oppure dalla fidanzata o dal fidanzato. Un’idea originale del colloquio di gruppo di tipo “familiare”, che prevede, non troppo di rado, la partecipazione attiva degli stessi genitori alle domande di rito. Alcuni atteggiamenti duranti il colloquio, poi, sono da censura. C’è chi si presenta con gli occhiali da sole, chi risponde ad un sms o ad una telefonata mentre sta interloquendo con il selezionatore, chi lo scambia per un amico o un’amica o uno di famiglia, e chi pensa di essere in discoteca o al bar. Evitare l’inadeguatezza nell’abbigliamento.