Dalla abbigliamento inadeguato al numero di scarpe sul curriculum fino alla strizzatina d’occhio ammiccante al proprio selezionatore, il campionario è vasto. Ecco i principali errori da evitare assolutamente durante un colloquio di selezione del personale.
Per trovare lavoro, sembrerà scontato dirlo, bisogna anzitutto saper scrivere un curriculum vitae e presentarsi in modo adeguato a un colloquio. È proprio in questo momento, infatti, che l’azienda in cui si aspira a lavorare ci conosce per la prima volta. Ecco perché, l’impressione che diamo a primo impatto, è fondamentale per la buona riuscita dell’obiettivo principale: guadagnarsi la fiducia del selezionatore e ottenere l’impiego per il quale si concorre.
Ma non sempre fila tutto liscio: non è difficile, infatti, incorrere in errori, banali o meno scontati, che possono portare a perdere il posto anche ad un soffio dall’affidamento dell’incarico. Secondo l’esperienza quotidiana di coloro che si trovano a dover selezionare i candidati, capita spesso di trovarsi di fronte ad una serie di errori, in alcuni casi anche stravaganti, sia nella compilazione dei curriculum vitae che nei comportamenti tenuti durante un colloquio. Anche se tutti dovremmo sapere come comportarci in fase di selezione per un lavoro, ed infatti molti giovani hanno fatto proprie le regole basilari, altri pensano di dover far colpo in modo un po’ troppo “originale”. I casi di seguito riportati, è utile sottolineare, rappresentano più l’eccezione che la regola, tuttavia, le anomalie sono ancora troppe.
Ecco un elenco, dagli errori comuni da evitare ai fatti più bizzarri riscontrati durante i colloqui di lavoro, che sarebbe bene guardarsi dal commettere.
Orrori imbarazzati. Gli svarioni partono dalla compilazione dei curricula, dove si può ancora trovare di tutto: dall’inserimento del numero di scarpe alla foto del matrimonio, o in costume sotto il sole, oppure mentre si sollevano pesi in palestra e addirittura foto di gruppo. Per non parlare, poi, di chi ha l’idea tutt’altro che geniale di stampare i curriculum su carta colorata o chi si dimentica di inserire le informazioni di contatto come telefono e mail. Oltre a questi, poi, molto comune è l’errore di compilare curriculum lunghissimi e ridondanti che certo non risaltano all’occhio del selezionatore.
Ma le cose non migliorano quando ci si presenta ad un colloquio face to face col selezionatore. Una delle cose peggiori che capita talvolta di riscontrare, è vedere giovani candidati farsi accompagnare dai genitori piuttosto che dalla fidanzata o dal fidanzato. Un’idea originale del colloquio di gruppo di tipo “familiare”, che prevede, non troppo di rado, la partecipazione attiva degli stessi genitori alle domande di rito. Alcuni atteggiamenti durante il colloquio, poi, sono da censura: da chi si presenta con gli occhiali da sole, a chi risponde ad un sms o ad una telefonata mentre sta interloquendo con il selezionatore per passare a chi lo scambia per uno di famiglia, e chi pensa addirittura di essere in discoteca, al bar o in un qualsivoglia luogo da “rimorchio” e strizza l’occhio in modo ammiccante. A volte capita anche che alcune ragazze eccedano in un trucco molto appariscente e si vestano in modo inadeguato, come se dovessero andare ad una serata di ballo. Diffuse più di quanto si possa pensare sono anche le inadeguatezze nell’abbigliamento che coinvolge anche i ragazzi.
Errori comuni. Tra gli errori dall’aspetto più “tecnico” da scongiurare a tutti i costi, non possiamo non suggerire, di evitare di presentarsi ad un colloquio senza prima aver fatto una ricerca, ad esempio tramite Google, sull’azienda presso la quale ci si presenta a fare il colloquio, piuttosto che rimanere in silenzio e non sapere cosa rispondere davanti a domande tipiche quali, ad esempio, la descrizione dei propri punti di forza/debolezza, le prospettive future e il motivo per il quale l’azienda dovrebbe scegliere proprio te.
L’elenco, parziale, qui riportato rappresenta un monito ai giovani su cosa non bisognerebbe mai fare in un colloquio di lavoro e cosa non bisognerebbe mai scrive su un curriculum vitae se si vogliono avere delle concrete e reali possibilità di essere presi in considerazione per un impiego. Ovviamente, non è sufficiente “indovinare” questi due passaggi per essere assunti, ma se si sbaglia già in questa fase è davvero dura pensare di poter trovare il lavoro che c’è.