In presenza di circostante eccezionali, non prevedibili e non frutto di programmazione, come ad esempio condizioni meteo, traffico, ritardi al carico e scarico, o situazioni simili, gli autisti possono superare fino a 2 ore il limite massimo di guida giornaliero e settimanale. In questo caso si deroga anche alle deroghe sul riposo giornaliero, potendolo concludere al massimo nell’arco di 26 ore dal termine del periodo di riposo giornaliero e settimanale precedente.
È quanto introdotto da una nuova norma contenuta nel cosiddetto Pacchetto Mobilità (con decorrenza 20/08/2020) e chiarita da una recente nota del ministero dell’Interno. Ricordiamo che la nuova normativa, modificando parte del precedente regolamento europeo (561/06), aggiunge alcune specifiche alle condizioni per la deroga in questione, prescrivendo: “A condizione di non compromettere la sicurezza stradale, in circostanze eccezionali, il conducente può altresì derogare alle disposizioni sulla guida giornaliera e settimanale e sul riposo giornaliero, superando di un’ora al massimo il periodo di guida giornaliero e settimanale al fine di raggiungere la sede di attività del datore di lavoro o il proprio luogo di residenza per effettuare un periodo di riposo settimanale. Alle stesse condizioni, il conducente può superare di due ore al massimo il periodo di guida giornaliero e settimanale, a condizione di aver osservato un’interruzione di 30 minuti consecutivi subito prima del periodo di guida aggiuntivo al fine di raggiungere la sede di attività del datore di lavoro o il proprio luogo di residenza per effettuare un periodo di riposo settimanale regolare”.