Il PNRR potrebbe assegnare circa 48 miliardi di euro al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Lo ha detto il ministro Enrico Giovannini, in audizione nelle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dove ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero anche in relazione al Recovery Plan.
Giovannini ha sottolineato che nella bozza del piano ci sono, appunto, 48 miliardi di euro per il MIMS, di cui 32 aggiuntivi: 13, 2 miliardi saranno dedicati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. In questo capitolo ricadranno interventi per il monitoraggio tecnologico di ponti, viadotti e strade, per il rinnovamento del parco rotabile e delle flotte navali per lo shifting modale.
Ma si guaderà anche al rinnovo del parco autobus con mezzi a trazione elettrica, all’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e delle reti e risorse idriche; al cold ironing e alla gestione dei rifiuti per i porti, nell’ambito del piano ‘Green port’.
In generale – ha ricordato il ministro – il PNRR dovrà basarsi sull’Agenda Onu per il 2030, sui principi tracciati dalla Ue con il Green Deal e sulla Pianificazione Strategica nazionale. “Trasformare in senso sostenibile le infrastrutture e il sistema di trasporti non solo porta benefici per il sistema economico, ma è indispensabile anche per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra al 2030 e per realizzare la decarbonizzazione al 2050”, ha detto.
In questa prospettiva, il PNRR – ha proseguito il ministro – sarà l’occasione “di trasformare il nostro modello di sviluppo economico e sociale adottando una visione innovativa che guardi al futuro del Paese”. I fondi che assegnerà la Ue dovranno essere utilizzati entro il 2026. Rispondendo a una delle domande su questa questione, il ministro Giovannini ha annunciato di aver chiesto “l’analisi delle schede singole per i progetti del PNRR per capire già ora quali saranno le stazioni appaltanti e rimuovere gli ostacoli”.