È quanto previsto dagli schemi di decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che hanno ricevuto l’intesa della Conferenza Unificata. Sale dunque a 56,8 miliardi (il 92,8%) il totale dei fondi di competenza Mims relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al Piano Complementare assegnati ai soggetti attuatori.
La Conferenza Unificata ha dato inoltre parere favorevole sullo schema di decreto relativo alle linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti, che realizza una delle riforme di competenza del Mims previste dal Pnrr per la fine del 2021.
“Con le intese raggiunte oggi, il Mims ha quasi completato la ripartizione delle risorse del Pnrr e del Piano complementare di propria competenza – ha dichiarato il ministro Giovannini –. A metà dicembre contiamo di chiudere l’operazione di allocazione dei fondi. Parallelamente, siamo impegnati a supportare gli enti attuatori nella realizzazione dei progetti. A tale scopo abbiamo creato la PNRR Academy per formare il personale delle stazioni appaltanti e abbiamo attivato, insieme a Sogei, un innovativo sistema di monitoraggio per seguire l’intero iter degli atti amministrativi di competenza dei soggetti attuatori, così da anticipare e risolvere rapidamente eventuali criticità”.
Lo schema di decreto ripartisce 630 milioni di euro tra le Zes per realizzare interventi volti a favorirne la competitività e lo sviluppo economico. In particolare, si prevede la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario o stradale per rendere più efficienti i collegamenti tra le aree portuali e industriali e la rete di trasporto principale; la digitalizzazione e il potenziamento della logistica; lavori di efficientamento energetico e ambientale nelle aree retroportuali e in quelle industriali appartenenti alle Zes; il potenziamento della resilienza e della sicurezza dell’infrastruttura per l’accesso ai porti.
Per rispettare i termini previsti dal Pnrr, l’inizio dei lavori avverrà entro il 31 dicembre 2023 e la loro conclusione entro il 30 giugno 2026. In particolare, alla Zes Abruzzo sono stati assegnati 62,9 milioni, alla Zes Campania 136 milioni, alla Zes Adriatica 83 milioni, alla Zes Ionica 108,1 milioni, alla Zes Calabria 111,7 milioni, alla Zes Sicilia Orientale 61,4 milioni, alla Zes Sicilia Occidentale 56,8 milioni. Alla Zes Sardegna, di imminente istituzione, vengono assegnati 10 milioni di euro.